Test del prodotto

Un consiglio per un buon rapporto qualità-prezzo? Ho testato il Segway Max G3 D

Lorenz Keller
1.7.2025
Traduzione: Martina Russo
Immagini: Lorenz Keller

Nel giro di prova dal castello di Hegi a quello di Frauenfeld, il Segway Max G3 D si è comportato egregiamente, in sicurezza e consumando molto meno di tanti concorrenti. Solo il comfort, a volte, lascia un po' a desiderare.

Con il Max G3 D, Segway-Ninebot vuole competere nella classe regina, a un prezzo accessibile anche ai comuni mortali. Il monopattino elettrico con doppie sospensioni, freni potenti e una ragguardevole autonomia costa 829 franchi, ovvero meno di altri modelli di punta.

Durante il mio giro di prova ho guidato il monopattino dal castello di Hegi a Winterthur al castello di Frauenfeld, nel cuore dell'omonima città, capitale del cantone di Turgovia. Nessuno dei due castelli del XIII secolo ha ospitato re o principi. Al massimo balivi e nobili di basso rango, che però ambivano a sentirsi come dei re. Un po' come io, sul mio monopattino elettrico conveniente.

Parto dal castello di Hegi per un itinerario di 26 chilometri.
Parto dal castello di Hegi per un itinerario di 26 chilometri.

Buone sospensioni, ma nessun ausilio elettronico

Dopo aver fatto qualche foto davanti al castello di Hegi, ad est di Winterthur, mi metto in viaggio. Mi aspettano 13 chilometri all'andata e 13 al ritorno per 92 metri di dislivello in salita e 141 in discesa, da ripetere in senso inverso.

Già nei primi chilometri il monopattino elettrico è chiamato a dare prova delle sue qualità. Infatti, la strada che attraversa la zona ricreativa e passa davanti al campo di volo a vela non è asfaltata. Sono contento che il Segway abbia gli assali ammortizzati.

I sentieri ghiaiosi non sono un problema per il Segway.
I sentieri ghiaiosi non sono un problema per il Segway.

Il costruttore ha installato sospensioni idrauliche anteriori e posteriori che ammortizzano benissimo le piccole irregolarità e mi permettono di procedere tranquillamente a 20 km/h sulla strada sterrata.

Provo subito a frenare su questo fondo. Il monopattino ha freni a disco anteriori e posteriori davvero molto performanti. Manca però un sistema di frenata elettronico, come quello dei modelli più costosi, quindi sui terreni sconnessi devo fare attenzione. Infatti, su questo tipo di fondo le ruote si bloccano abbastanza in fretta e mi fanno scivolare sulla ghiaia.

Modalità sportiva per le tappe di montagna

Proseguo attraversando il comune rurale di Wiesendangen e lungo strade di campagna deserte in direzione della Turgovia. Questo tratto si percorre davvero bene. Riesco a stare comodamente sull'ampia pedana, le ruote da 11 pollici senza camera d'aria girano fluide.

Nelle salite leggere il motore potente mi aiuta: la potenza di uscita è di 500 watt e la potenza massima di 2000 watt. In questo modo riesco a percorrere tutto il tragitto a 20 chilometri l'ora e nei tratti in salita riesco persino a superare qualche ciclista.

Ho superato questi ciclisti poco prima sulla salita.
Ho superato questi ciclisti poco prima sulla salita.

Ma appena la strada si fa più ripida, devo passare alla modalità sportiva. In questa modalità il Segway-Ninebot Max G3 D non procede più velocemente, ma ha più potenza e, di conseguenza, consuma di più la batteria. Riesco anche a salire sulla rampa del nostro garage sotterraneo, che ha una pendenza di 18 gradi.

Ora viene il difficile per il monopattino

Verso Gachnang la strada è in discesa. Senza accelerare, il monopattino viaggia a 24/25 km l'ora. Purtroppo, la cosa non gli piace per niente: sul grande display ben leggibile lampeggia un avviso e il Segway emette anche un segnale acustico. Altri modelli non emettono tutte queste segnalazioni, cosa che non è nemmeno necessaria se resti entro i limiti di velocità in vigore, che in questo caso sono 50 km/h.

Il veicolo a due ruote produce un sacco di suoni fastidiosi anche in altre occasioni, ad esempio quando metti la freccia o quando lo accendi. Fortunatamente, posso disattivare i suoni dall'app.

Sul display il sistema ti avvisa quando stai andando in discesa – il relativo segnale acustico è fastidioso.
Sul display il sistema ti avvisa quando stai andando in discesa – il relativo segnale acustico è fastidioso.

Devo installare l'app almeno dopo l'acquisto, creare un account e collegarmi una prima volta per attivare il monopattino elettrico con le impostazioni giuste per il mio Paese. Per usare il monopattino l'app non serve. Ma ci sono anche delle impostazioni utili, tipo l'immobilizer o il collegamento alla rete «Find My» di Apple, che ti permette di trovare il monopattino più facilmente.

Nel paesino di Gachnang, vicino a una chiesa del XIII secolo, mi imbatto inaspettatamente in un breve tratto di strada con acciottolato. È qui che il sistema di sospensioni del Max G3 D arriva ai suoi limiti. I contraccolpi si sentono chiaramente. Gli ammortizzatori telescopici del Segway ZT3 Pro D, ad esempio, attutiscono molto meglio le irregolarità di questo tipo.

Sull'acciottolato le sospensioni mostrano tutti i loro limiti.
Sull'acciottolato le sospensioni mostrano tutti i loro limiti.

Qui trovi la recensione del modello più costoso e pesante di Segway:

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Costruzione robusta, ma pesante

Dopo circa 45 minuti di viaggio arrivo a Frauenfeld. Parcheggio proprio davanti al castello, al limitare della città vecchia.

Dato che il museo storico che si trova nell'edificio apre solo nel pomeriggio, mi concedo un pranzo con vista sul castello. I bocconcini di pesce persico (Zanderchnusperli) dello «Scharfes Eck» sono altamente raccomandati.

Pausa pranzo con vista sul castello di Frauenfeld.
Pausa pranzo con vista sul castello di Frauenfeld.

Il bilancio provvisorio dopo questo lungo tratto: il Segway Max G3 D è un monopattino elettrico robusto e potente, perfetto per lunghi tragitti. Le sospensioni sono un po' rigide, il che le rende adeguate a gestire le piccole irregolarità dei sentieri ghiaiosi; ma in una città con molti tratti di acciottolato sceglierei un altro modello.

Riesco a sollevare i 24,5 chilogrammi di peso del mezzo a due ruote, ad esempio per riporlo nel bagagliaio dell'auto. Il peso è dovuto alla struttura massiccia e alla batteria di grandi dimensioni. Scoprirò alla fine del giro se Segway è in grado di tener fede alla promessa di un'autonomia di 75-80 chilometri. Intanto devo prima tornare indietro.

Niente cruise control per i tragitti lunghi

Visto che conosco già la strada, questa volta cerco di godermi il viaggio. Sfreccio davanti a polli, mucche, capre e pony, e nel farlo sento la mancanza di un ausilio tecnico: il cruise control che alcuni concorrenti invece offrono. Il che significa che non posso inserire una velocità di guida costante, ma devo sempre tenere premuto l'acceleratore.

Del resto su questo modello Segway ha rinunciato a qualsiasi orpello aggiuntivo. L'unico lusso, oltre alle sospensioni, sono gli indicatori di direzione sul manubrio. Mancano gli ausili elettronici come il controllo della trazione, l'ABS e, appunto, il cruise control.

I freni sono davvero efficaci.
I freni sono davvero efficaci.

50 chilometri di autonomia sono realistici

Poco prima di finire il giro dei due castelli mi concedo un delizioso croissant alle mandorle alla panetteria Meier di Wiesendangen, per incamerare le energie necessarie per il computo finale al castello di Hegi, qualche minuto dopo.

Un croissant alle mandorle poco prima di terminare il grande giro.
Un croissant alle mandorle poco prima di terminare il grande giro.

Il monopattino segna un livello di carica del 30%. Ciò significa che ho utilizzato il 70% della batteria per percorrere 26 chilometri. Con una sola ricarica non sarei riuscito a percorrere nemmeno 40 chilometri in questa prova dell'uso quotidiano. Ma Segway promette un'autonomia di 75 chilometri a 20 km/h e addirittura 80 chilometri a 15 km/h. Tuttavia, questo parametro viene misurato, come fanno anche tutti gli altri produttori, con un conducente che pesa 80 kg su una strada piana e liscia.

Personalmente, ritengo che nella prova di uso quotidiano, se non bisogna affrontare grandi salite, circa 50 chilometri con una carica della batteria siano realistici. Per inciso, lo scostamento rispetto alle specifiche del produttore non è un caso isolato: l'ho riscontrato in tutti i test effettuati finora. Ad esempio, il Navee ST3 Pro viene pubblicizzato con un'autonomia di 75 chilometri. Durante un test quotidiano con una pendenza inferiore, sono riuscito a percorrere solo 30 chilometri invece dei 40 chilometri che ho fatto con il Segway.

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Arrivato a casa, mi riposo dal lungo viaggio e metto il monopattino in carica. Per fortuna ti basta un semplice cavo di alimentazione. Segway ha integrato il trasformatore direttamente nel monopattino, quindi non avrai più la grande scatola nera sul pavimento, come per i modelli della concorrenza. Il Max G3 D si ricarica da 0 a 100% in sole 3,5 ore. Il che è fantastico, perché altri modelli impiegano il doppio del tempo. Con un caricatore CC opzionale potrei ridurre il tempo a 2,5 ore. Il monopattino dispone persino di un secondo ingresso di ricarica per questo scopo.

In breve

Robusto, affidabile e senza inutili orpelli

Il Segway-Ninebot Max G3 D è un monopattino elettrico stabile e robusto, con un motore potente e buoni freni a disco. L'autonomia è buona, ma nella prova pratica molto lontana dai valori pubblicizzati dal produttore.

Pagando un giusto prezzo ottieni un pacchetto completo che punta all'essenzialità. E non offre, ad esempio, alcun ausilio elettronico. Le sospensioni sono adatte a strade normali o sterrate, ma il monopattino non riesce ad assorbire bene le irregolarità più accentuate.

Nel complesso, il Segway-Ninebot Max G3 D è un buon prodotto, ma non eccelle. Rispetto alla concorrenza, il pacchetto nell'insieme è buono, ma il produttore si distingue solo per il sistema di ricarica rapida e il prezzo.

Pro

  • Struttura robusta
  • Motore potente
  • Ricarica veloce della batteria
  • Display ben leggibile
  • Freni potenti

Contro

  • Sospensioni insufficienti per l'acciottolato
  • Costruzione pesante
  • Nessun dispositivo elettronico di sicurezza

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I gadget sono la mia passione: che siano necessari per l'ufficio, per la casa, per lo sport e il piacere o per la casa intelligente. O, naturalmente, per il grande hobby accanto alla famiglia, ovvero la pesca.


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