Siri Schubert
Retroscena

Pedalando sull'acqua lungo il percorso della leggendaria Elfstedentocht

Siri Schubert
22.9.2025
Traduzione: Alessandra Ruggieri De Micheli

L'Elfstedentocht – la famosissima gara di pattinaggio su ghiaccio olandese – si è tenuta per l'ultima volta nel 1997. Da allora il canale non si è più ghiacciato. Vale comunque la pena fare un giro su una bici d'acqua lungo i canali che attraversano cittadine storiche e meravigliosi paesaggi nel verde.

Noto anche come il tour delle undici città, l'Elfstedentocht è un percorso leggendario nei Paesi Bassi, dove si svolgeva una famosissima gara di pattinaggio di velocità che si snodava lungo i canali di undici storiche cittadine della provincia della Frisia. Fu organizzata per la prima volta nel 1909 e per l'ultima volta nel 1997. Da allora, l'inverno non è più stato abbastanza rigido da far ghiacciare completamente i canali.

Se i canali si ghiacciassero a sufficienza d'inverno, la gara potrebbe ancora svolgersi.
Se i canali si ghiacciassero a sufficienza d'inverno, la gara potrebbe ancora svolgersi.
Fonte: Shutterstock

Iconica pattinata, ora in SUP e bici d'acqua

È una gara famosissima, tanto che l'ex campione del mondo di pattinaggio di velocità Erben Wennemars ha dichiarato in un'intervista televisiva che rinuncerebbe a tutte le sue medaglie per pattinare ancora una volta lungo la leggendaria Elfstedentocht.

Il tour è ora percorribile come gara in bicicletta e in SUP, discipline meno suscettibili dalle condizioni atmosferiche. Nel 2025 la gara è stata vinta dalla svizzera Andrea Forrer nella categoria femminile e dal canadese Tim Oliver in quella maschile.

Anche io ho partecipato alla gara in SUP per ben tre volte, percorrendo 220 chilometri in cinque tappe: un'esperienza unica, nella quale lo sforzo fisico e mentale sono ripagati da panorami suggestivi, nuove amicizie e un forte senso di comunità tra tutte le persone che partecipano.

Durante il SUP11-city tour davanti ai mulini a vento di Dokkum.
Durante il SUP11-city tour davanti ai mulini a vento di Dokkum.
Fonte: Fotomotion.ch

E ogni volta pensavo: quanto sarebbe bello poter fare questo tour in tranquillità, prendendomi tutto il tempo di osservare le cittadine medievali e le riserve naturali circostanti lungo il corso d'acqua. Mio marito ed io abbiamo provato a usare la bici d'acqua ed è stato amore a prima vista: era subito chiaro che avremmo percorso parte del tour in sella a questa simpatica bici.

Pedalare comodamente sull'acqua.
Pedalare comodamente sull'acqua.
Fonte: Fotomotion.ch

«Perché solo una parte del tour?», ti starai chiedendo. Perché sulla bici d'acqua si avanza molto lentamente e l'idea di fare l'intero tour in questo modo non ci avrebbe che stressato, considerato il tempo che avevamo a disposizione.

Grandioso inizio e scenari storici

Partiamo da Leeuwarden passando accanto ad antiche imbarcazioni a fondo piatto, moderni yacht e ristoranti sulle navi. È una vera e propria città d'acqua, intrisa di canali che si intrecciano lungo i quartieri, passando accanto a edifici storici, musei e ponti. Leeuwarden è il capoluogo della provincia olandese della Frisia ed è stata Capitale europea della cultura nel 2018.

Passiamo davanti a imponenti imbarcazioni e storici edifici.
Passiamo davanti a imponenti imbarcazioni e storici edifici.
Fonte: Siri Schubert

Dopo aver fatto un giro in città lungo i canali e aver mangiato un gelato, ripartiamo in direzione di Dokkum. Oltre a Leeuwarden e Dokkum, anche le città di Sneek, Ijst, Sloten, Stavoren, Hindeloopen, Workum, Bolsward, Makkum e Franeker fanno parte del tradizionale tour delle 11 città.

Andando verso Dokkum, ci imbattiamo per la prima volta nelle piante acquatiche che sono un vero e proprio ostacolo. Si avvolgono insidiosamente intorno alle eliche delle bici d'acqua, rallentando notevolmente il nostro percorso. Dobbiamo fermarci più volte per rimuoverle dalle eliche.

Sosta non programmata con un'interessante spettatrice.
Sosta non programmata con un'interessante spettatrice.
Fonte: Siri Schubert

Dopo 4,5 ore ci siamo: passiamo davanti allo storico mulino a vento di Dokkum e possiamo rilassarci con una bibita fresca sulla terrazza del nostro hotel direttamente sull'acqua.

Oltre al mulino a vento e alle case tipiche della Frisia, con storiche facciate in mattoni del XVII e XVIII secolo, vale la pena visitare l'antica pesa che oggi ospita un ristorante. Un tempo qui si trovava la bilancia per il burro e al piano superiore l'ufficio del primo ispettore comunale di Dokkum. Non si sa per quale motivo abbia dovuto intervenire così spesso, forse a causa del Dokkumer Kofje, un caffè aromatizzato con il liquore alle erbe Beerenburg e panna.

Pernottare direttamente sull'acqua

Abbiamo pianificato un tour tranquillo e prenotato gli alloggi in anticipo, ognuno dei quali direttamente sull'acqua. Così possiamo fermarci, attraccare le nostre bici d'acqua ed entrare direttamente in albergo senza doverle smontare e trasportare – anche se non sarebbe un problema visto che pesano pochissimo e sono dotate di galleggianti gonfiabili.

In questo caso, la camera da letto si trova quasi sotto il livello del mare.
In questo caso, la camera da letto si trova quasi sotto il livello del mare.
Fonte: Fotomotion.ch

Trasportiamo i nostri bagagli in borse stagne su pedane gonfiabili che abbiamo acquistato per il tour. Funziona molto bene e siccome vogliamo fare tutto con calma, a volte viaggiamo senza bagagli durante le nostre escursioni giornaliere.

Tanti riferimenti alla famosa gara di pattinaggio

L'importanza dell'Elfstedentocht nei Paesi Bassi si percepisce ovunque. Tutti conoscono il tour, le città e le particolarità della gara di lunga distanza, che ora si svolge come alternativa all'Elfstedentocht sul lago Weissensee in Austria.

Vicino a Leeuwarden, un ponte con un mosaico di ritratti commemora le pattinatrici e i pattinatori della gara. Vi è immortalato anche il ritratto dello zio di un amico che avevo conosciuto qui alla gara di SUP.

Il ponte è anche un monumento: il mosaico è composto da ritratti di chi ha partecipato all'Elfstedentocht.
Il ponte è anche un monumento: il mosaico è composto da ritratti di chi ha partecipato all'Elfstedentocht.
Fonte: Tjallien Kalsbeek

Difficile avanzare controvento

Volevamo un tour tranquillo e rilassante, e così è stato per la maggior parte del tempo. Solo due giorni risultano un po' difficoltosi: oltre alle piante acquatiche, c'è un forte vento contrario che ci rende difficile avanzare.

Il vento contrario rallenta parte del nostro tour.
Il vento contrario rallenta parte del nostro tour.
Fonte: Tjallien Kalsbeek

Controvento riusciamo ad avanzare solo a passo d'uomo se non ancora più lentamente, impiegando otto ore invece delle cinque-sei previste. Durante il tragitto, con il caldo e l'afa, a un certo punto finiamo l'acqua. Ci troviamo a chilometri e quindi a ore di distanza dal prossimo centro abitato. Fortunatamente, incontriamo un pescatore che ci riempie le borracce. Apprezziamo moltissimo questo aiuto e altri piacevoli incontri.

Capita continuamente di incrociare gente del posto: i capitani delle navi spesso salutano e scambiano due parole che motivano e rendono il tour ancora più piacevole.

Vista sul mare

Arriviamo ad Harlingen, sul Mare del Nord. Ammiriamo le antiche imbarcazioni e quelle più moderne del porto, tra cui una fedele ricostruzione di una nave da spedizione del 1596 e una barca antincendio che prima fungeva da faro mobile e poi da discoteca.

Dopo tutti quei canali stretti, la vista sul Mare del Nord ci emoziona.
Dopo tutti quei canali stretti, la vista sul Mare del Nord ci emoziona.
Fonte: Siri Schubert

Dopo aver visitato la città di Franeker con i suoi canali e il suo porto, torniamo a Leeuwarden. Quando non abbiamo voglia di aspettare che uno dei tanti ponti levatoi si alzi per fare passare una nave, ci capita di passarci sotto in posizione accovacciata.

Occhio a non picchiare la testa.
Occhio a non picchiare la testa.
Fonte: Fotomotion.ch

Ci rendiamo conto di quanto il Paese sia orientato al trasporto sull'acqua, perché molte persone usano la loro barca per andare a fare la spesa nella città più vicina ma non solo, usano anche SUP, kayak e ora anche bici d'acqua come mezzi di trasporto.

Di nuovo a Leeuwarden

Alla fine del tour ci aspetta un momento clou: varchiamo il Bonkevaart – il traguardo dell'Elfstedentocht. L'arco metallico si erge sull'acqua e riprende la forma della medaglia dell'Elfstedentocht con cui vengono premiati i pattinatori e le pattinatrici di velocità che vincono la gara. L'arco raffigura solo mezza medaglia, ma il riflesso sull'acqua o sul ghiaccio, rende visibile la forma intera.

Che emozione varcare il traguardo dell'Elstedentocht.
Che emozione varcare il traguardo dell'Elstedentocht.
Fonte: Tjallien Kalsbeek

Il tour in bici d'acqua lungo i canali della Frisia è stata un'esperienza fantastica. Da un lato, perché abbiamo potuto unire le nostre passioni per gli sport acquatici e il ciclismo e, dall'altro, perché l'Elfstedentocht è palpabile lungo tutto il percorso.

Se hai voglia di fare questo tour in barca, kayak, SUP o bici d'acqua, ti consiglio la seguente guida.

Friesland (Tedesco, Anna Bunde, Manfred Fenzl, 2023)
Manuale
CHF49.70

Friesland

Tedesco, Anna Bunde, Manfred Fenzl, 2023

Immagine di copertina: Siri Schubert

A 14 persone piace questo articolo


User Avatar
User Avatar

Ricercatrice subacquea, guida outdoor e istruttrice di SUP. Anche se non sono ancora un'esperta dell'acqua, perché ho ancora molto da scoprire e imparare, laghi, fiumi e mari sono i miei campi da gioco. Mi piace anche cambiare prospettiva e guardare il mondo dall'alto, facendo del trail running e facendo volare droni. 


Sport
Segui gli argomenti e ricevi gli aggiornamenti settimanali relativi ai tuoi interessi.

Sport acquatici
Segui gli argomenti e ricevi gli aggiornamenti settimanali relativi ai tuoi interessi.

Libri
Segui gli argomenti e ricevi gli aggiornamenti settimanali relativi ai tuoi interessi.

Retroscena

Curiosità dal mondo dei prodotti, uno sguardo dietro le quinte dei produttori e ritratti di persone interessanti.

Visualizza tutti

Potrebbero interessarti anche questi articoli

  • Retroscena

    Itinerari freschi per l'estate che scotta

    di Darina Schweizer

  • Retroscena

    Immersione in apnea: inspira e lasciati andare

    di Siri Schubert

  • Retroscena

    Microavventure invece di viaggi a lungo raggio: vivere il mondo a portata di mano

    di Olivia Leimpeters-Leth

4 commenti

Avatar
later