Rondo
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La Rondo «Mylc CF1» vuole convertire gli appassionati di mountain bike alla gravel bike

Patrick Bardelli
10.9.2024
Traduzione: Rebecca Vassella

Una ridefinizione del modo di guidare una gravel bike: questo è ciò che promette il produttore polacco Rondo con le biciclette della serie Mylc. Con la sua insolita struttura del telaio, la «CF1» rappresenta una sfida.

Raphael Böni alza le sopracciglia quando mi presento all'appuntamento presso la Crossklinik di Basilea con la «Mylc CF1» di Rondo. Lo scienziato sportivo con un'ulteriore formazione nel bike fitting aveva già adattato alle mie misure una «Revolt 0» di Giant un anno fa.

Dalla mountain bike alla gravel bike con la Rondo «Mylc CF1»

L'ampio spazio per gli pneumatici, con una larghezza massima di 700c × 47 mm, il tubo della sella più corto e compatibile con dropper post e l'altezza ridotta del telaio dovrebbero garantire una guida e una maneggevolezza più stabili. «Più il ciclista o la ciclista si allontana dall'asfalto liscio e dai sentieri battuti, più il divertimento aumenta», scrive il produttore sul sito web.

La geometria della Rondo «Mylc CF1»

Il telaio speciale

Il produttore mi ha fornito una bicicletta di prova con telaio in carbonio in taglia L per alcuni mesi. Tra le altre cose, la «CF1» ha una lunghezza dell'attacco manubrio di 70 millimetri e una larghezza del manubrio di 460 millimetri. Il montaggio della bicicletta mostra che le versioni del telaio di taglia M con 50 e 440 millimetri sarebbero più ideali per me.

Il deragliatore posteriore elettronico di Sram

Il cambio può essere accoppiato, ad esempio, a un computer da bicicletta. Nel mio caso con l'«Edge 1040 Solar» di Garmin. Così posso vedere sul display la combinazione di marce e lo stato attuale della batteria, ad esempio. Rimanere bloccati nel fango con la batteria scarica e poi pedalare verso casa con la marcia inserita non è un'opzione.

In breve

Questione di abitudine, ma con un grande potenziale

A mio parere, la geometria speciale della «Mylc CF1» con il suo telaio lungo rende quasi assolutamente necessaria la personalizzazione della bicicletta da parte di uno specialista. Dopo la mia visita alla Crossklinik, ora mi siedo più centralmente rispetto alla pedivella, sono più stabile sulla sella e riesco a raggiungere meglio il manubrio. Per sfruttare al meglio la taglia L del telaio, Raphael Böni mi ha consigliato il cockpit del modello M con manubrio 440 e attacco manubrio da 50 millimetri per la mia altezza di 180 centimetri.

La differenza tra la «Revolt 0» di Giant e la gravel bike di Rondo è enorme. Tuttavia, la «Mylc CF1» ha sicuramente i suoi punti di forza su strade sterrate, soprattutto nei tratti in discesa. Se ti piace l'off-road sportivo, probabilmente non sbaglierai con questa bici.

Rondo adotta un approccio radicale, in modo da distinguersi dalla concorrenza di Canyon o Rose. Con la «Mylc CF», i polacchi vogliono rivendicare una nicchia e aprire il mercato della gravel agli appassionati di mountain bike. Resta da vedere se avrà successo.

Pro

  • deragliatore elettronico di Sram
  • forcella a doppia piastra in carbonio
  • numerosi punti di avvitamento
  • tubo della sella compatibile con dropper post
  • ampio spazio per pneumatici
  • look pulito grazie al passaggio dei cavi nel telaio

Contro

  • bisogna abituarsi alla costruzione del telaio
Immagine di copertina: Rondo

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Da giornalista radiofonico a tester di prodotti e storyteller. Da corridore appassionato a novellino di gravel bike e cultore del fitness con bilancieri e manubri. Chissà dove mi porterà il prossimo viaggio.


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