Zeitalter ohne Bedürfnisse

Silvia trova un bambino, lo chiama Darko e lo tiene in vita. Nella città senza nome in un tempo indefinito, questa è una sfida particolare: tempeste incessanti costringono a rifugiarsi sottoterra, non esiste un ordine statale o economico, e ci sono a malapena bambini. Le persone riparano ciò che hanno e, a un certo punto, non hanno più bisogno di mangiare: con il bilanciamento, l'assunzione di cibo termina. Cosa significano queste condizioni per la convivenza? Come vivono le persone, con il loro ineluttabile impulso alla distruzione così come al bene, in tali circostanze? Erwin Uhrmann affronta questo scenario e, con il suo stile inimitabile, sia sobrio che toccante, delinea una distopia, no: una utopia, no: una storia alternativa attorno a Silvia, Darko, Ethel, Sofia, Rox e alla questione del significato di tutto ciò.