Wolfgang Borchert

Per decenni, "Nachts schlafen die Ratten doch" di Borchert è stata presente in quasi tutti i testi didattici per l'insegnamento del tedesco. Questo racconto breve può essere considerato un esempio paradigmatico del suo genere e rappresenta in modo quasi ideale la cosiddetta letteratura delle macerie. Il protagonista infantile e i barlumi di speranza verso la fine del testo spiegano la sua alta popolarità. Lettori di ogni età possono trovare qui immagini affascinanti, dialoghi che invitano alla riflessione e, non da ultimo, elementi disturbanti. Il libretto illustra, attraverso undici ulteriori esempi, il notevole talento di Borchert nel rappresentare non solo l'atmosfera immediata del dopoguerra, ma anche l'umanità universale in una prosa breve in modo incisivo e tangibile. Oltre alla storia principale, sono inclusi: I tre re oscuri, In questo martedì, L'orologio da cucina, La lunga lunga strada, Il pane, Il legno per domani, Il dente di penna o Perché mio padre non mangia più caramelle alla panna, Storie da leggere, Schischyphusch o Il cameriere di mio zio, Questo è il nostro manifesto, Allora ce n'è solo uno!.