Tief ins Fleisch

Ismaïl, eminente neurochirurgo di Rabat, lascia dopo più di trent'anni la sua bella e calorosa moglie Médée, scultrice e madre dei loro tre figli, per raggiungere Meriem, che lo aspetta al controllo di frontiera di un aeroporto internazionale. Brutalmente, senza alcuna spiegazione, nella speranza di rompere il nodo di desiderio, tradimento e violenza che minaccia di soffocarli tutti, nel modo più onorevole possibile. Prigioniero di un desiderio sconfinato per la sua giovane amante, anch'essa neurochirurgo, è ora condannato a ripercorrere tutti i gironi infernali del passato: la perdita di una vita familiare appagante, i traumi dell'infanzia, la scomparsa del padre, figura di opposizione, la malattia del fratello, la rete della speranza della madre. Giudica se stesso come un uomo capace della più grande vigliaccheria e di un amore ancora più grande. Con un linguaggio di una bellezza mozzafiato, Yasmin Chami entra nei corpi di uomini e donne e dipinge un quadro drammatico del Marocco degli ultimi 60 anni, caratterizzato da repressione e violenza. Ma con una visione tenera dei suoi personaggi e la bellezza dei paesaggi. Il destino di un paese, portato dalle donne sulle loro mani, mentre gli uomini si abbandonano alle utopie, nell'eterna corsa al potere.