Stalins Kühe

Un romanzo furioso su un argomento poco considerato in letteratura Anna ha tutto sotto controllo. Si serve di una "amante", la bulimia, perché per lei non c'è niente di più importante che avere un corpo perfetto ed essere inattaccabile.I genitori di Anna si separano quando la madre Katariina scopre che il marito la tradisce. Lei, che è estone, nega le sue origini perché sa che le estoni hanno una cattiva reputazione in Finlandia: sono considerate puttane russe che sono riuscite a fuggire in Finlandia sposandosi. Per paura che la figlia venga trattata con il suo stesso disprezzo, non le è permesso di imparare la lingua o di dire a nessuno da dove viene sua madre. Tuttavia, i due si recano regolarmente in Estonia per sostenere la famiglia, che ha vissuto gli orrori dei campi di lavoro sovietici ed è stata vittima di spionaggio e ricatti da parte dei suoi più stretti collaboratori. Mentre Anna lotta per recuperare il suo peso e impara che è davvero malata e che la bulimia anoressizzante può ucciderla, il lettore scopre i retroscena della storia della famiglia, la causa della sofferenza di Anna, che risale all'epoca dell'occupazione dell'Estonia dopo la Seconda Guerra Mondiale.Con un linguaggio brillante, una conoscenza precisa del contesto storico e una composizione magistrale, Sofi Oksanen dimostra ancora una volta perché i suoi romanzi sono famosi in tutto il mondo.