Sri Aurobindo und die Transformation der Welt

"L'animale è un laboratorio vivente in cui la natura ha, per così dire, elaborato l'uomo. È possibile che l'uomo, a sua volta, sia un laboratorio vivente e pensante nel quale, con la sua coformazione cosciente, si sta formando l'essere soprasensibile, il Dio".
Sri Aurobindo scrisse queste parole quasi un secolo fa nel suo monumentale opus magnum La vita divina. Oggi il suo nome non è sconosciuto, ma il contenuto e il significato della sua visione e dell'opera della sua vita che cambia il mondo, così come quello della sua compagna spirituale, Mirra Alfassa, chiamata Madre, senza dubbio lo sono ancora.
In questo libro, Georges Van Vrekhem, discepolo di queste due grandi figure spirituali, spiega i principali capisaldi del loro Yoga Integrale onnicomprensivo sotto forma di una serie di saggi e articoli, alcuni pubblicati postumi. In esse si mostra come la manifestazione della Coscienza Supramentale o della Verità sulla nostra Terra permetterà la realizzazione di un approccio completamente nuovo nella storia spirituale dell'umanità. Invece di continuare a cercare la salvezza in una fuga dal mondo e un abbandono del corpo che era stato così a lungo vituperato, Sri Aurobindo e la Madre riabilitarono il corpo e la materia: "Anche la materia è divina", dice l'Upanishad. I due lo presero alla lettera e intrapresero un cammino verso l'ignoto, i cui risultati avrebbero cambiato il corso dell'evoluzione terrestre stessa.