Spielplatz 37

A circa quattro anni, i bambini sviluppano la capacità di dire consapevolmente il falso. La bugia è una violazione di un tabù e un passo verso l'autonomia allo stesso tempo. A volte la consideriamo una piccola furbizia, altre volte un'ammirata astuzia e in altre occasioni un inganno imperdonabile. Per scoprire le bugie, ci affidiamo a segnali esterni: espressioni facciali apparentemente rivelatrici, gesti o comportamenti. La bugia ha quindi una sua teatralità, e si dice che ci sia un legame tra le persone che sanno mentire bene e quelle che sanno recitare bene. Nella letteratura per bambini e ragazzi, da Pinocchio a Pippi Calzelunghe, troviamo una varietà di imbroglioni appassionati. SPIELPLATZ 37 raccoglie cinque opere teatrali contemporanee per giovani che si dedicano in modo particolare al fenomeno della bugia: si parla del più famoso inganno dell'antichità, il Cavallo di Troia, ma anche delle frodi odierne su Internet nell'opera 'Troianer' di Ulrich Hub. Wajdi Mouawad è considerato un noto bugiardo nel suo protagonista 'Alfons', le cui incredibili storie si intrecciano sempre di più nel testo stesso. Quali verità sono tollerabili per i bambini e quali preferiamo ignorare? Queste domande vengono esplorate nell'opera di Jens Raschke 'Cosa vide il rinoceronte quando guardò dall'altra parte della recinzione'. Con 'Pinocchio' di Carlo Collodi, Thilo Reffert ha adattato per il palcoscenico un bugiardo divenuto proverbiale. E 'Tutte le prove del mondo' di Lucie Vérot racconta di una ricerca della verità che sfocia in teorie del complotto e fake news.