Soggetto in arretrato
Tedesco, Arno Schubbach, 2008Più di 10 pezzi in stock presso il fornitore
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Di solito crediamo di sapere cosa abbiamo detto e fatto perché diciamo e facciamo quello che vogliamo. Questa convinzione, probabilmente necessaria nella vita di tutti i giorni, ha plasmato le concezioni influenti della soggettività nella modernità: da Cartesio in poi, il soggetto è stato utilizzato per giustificare la nostra conoscenza del mondo. Nel corso della svolta linguistica, tuttavia, nel XX secolo ci si è resi conto che, oltre alle condizioni storiche e sociali, il linguaggio precede il soggetto. Nel migliore dei casi, può usarlo secondo le proprie intenzioni. Il cosiddetto postmodernismo mette in dubbio anche questo: Non abbiamo il controllo del nostro linguaggio come vorremmo credere, perché non siamo del tutto consapevoli delle sue molteplici condizioni. Così, i "nostri" errori possono sorprenderci e il nostro discorso ha significati ed effetti inaspettati. Può accrescere le speranze degli altri o addirittura ferirli senza che noi lo volessimo. Che si tratti di conversazioni intime o di conflitti politici, le nostre affermazioni hanno un significato che va oltre la nostra intenzione e percezione. Tuttavia, questa scoperta non ha molto a che fare con la "morte del soggetto" di cui si è discusso a lungo. Sulla base di Jacques Derrida, Arno Schubbach mostra piuttosto come la soggettività possa essere colta di nuovo. Nella sua critica a Husserl, Derrida sostiene che i soggetti stessi non possono attribuire in modo indiscutibile il significato del loro discorso, perché non sono pienamente consapevoli delle condizioni che lo precedono. Tuttavia, a differenza degli strutturalisti, da Saussure a Bourdieu, Derrida non ne trae la richiesta di oggettivare i soggetti coinvolti nella pratica sociale. Piuttosto, insiste sulla loro irriducibilità alla parola e all'esperienza: i "soggetti in arretrato" devono osare parlare senza essere in grado di padroneggiarli o afferrarli completamente. Si trovano quindi in una responsabilità che non si basa sulla conoscenza delle loro azioni e delle loro conseguenze.
Lingua | Tedesco |
argomento | Filosofia & Religione |
Autore | Arno Schubbach |
Numero di pagine | 400 |
Copertina del libro | Copertina rigida |
Anno | 2008 |
No. di articolo | 25455402 |
Editore | Chronos |
Categoria | Libro specialistico |
Data di rilascio | 4.5.2023 |
argomento | Filosofia & Religione |
Lingua | Tedesco |
Autore | Arno Schubbach |
Anno | 2008 |
Numero di pagine | 400 |
Edizione | 1 |
Copertina del libro | Copertina rigida |
Anno | 2008 |
Emissione di CO₂ | |
Contributo climatico |
Altezza | 31 mm |
Larghezza | 165 mm |
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