Schauergeschichten

Il nuovo romanzo di Péter Nádas è un regalo inaspettato. Con una potenza linguistica e una molteplicità di voci, racconta la vita di un villaggio lungo il fiume con tutti i suoi abitanti: ci sono i grandi contadini come i braccianti, il sacerdote e il pastore protestante, una ragazza con disabilità mentale, una giovane madre, il pastore del villaggio, l'insegnante, una donna che decenni fa è caduta in una vergogna irreversibile, un panettiere posseduto dal diavolo, insieme ad aristocratici sradicati e grandi dame in gita di campagna. Un panorama di personaggi, mossi dall'invidia e dalla malvagità. E attorno agli abitanti del villaggio: fantasmi.

Nel corso di pochi giorni, ci troviamo di fronte a miseria senza nome, debolezza, dipendenza e violenza, in un mondo che ricorda Céline e Čechov, dove il linguaggio si trasforma nel suo opposto, l'incapacità di parlare. La brama grezza e la generosità improvvisa si alternano, mentre forze demoniache guidano in modo caotico le vite delle persone. La narrazione scorre tranquilla, tracciando archi, raccogliendo sempre più luoghi e attori e ci conduce, senza alcuna speranza di salvezza, verso un disastro totale.