Schattenspiel

Eckart Giebeler iniziò il suo servizio come cappellano in prigione il 1° ottobre 1949 come vicario presso l'allora cappellano carcerario di Brandenburg, Werner Marienfeld, per conto della Chiesa di Berlino-Brandenburg. Tuttavia, nel 1953, la Direzione principale della Polizia popolare tedesca (HVDVP), collegata al Ministero dell'Interno della DDR, creò nuove condizioni offrendo ai pastori Eckart Giebeler e Heinz Bluhm contratti come cappellani carcerari a tempo pieno, assunti dal MdI. Bluhm e Giebeler firmarono i contratti, ma la Chiesa rifiutò la loro nomina ecclesiastica a tali posizioni. Oltre al pastore Hans-Joachim Mund, il MdI ora impiegava tre cappellani carcerari a tempo pieno. Dopo che il primo era fuggito nella Repubblica Federale Tedesca nel 1959 e Bluhm era deceduto nel 1966, Eckart Giebeler rimase l'unico cappellano a tempo pieno - assunto dallo Stato - della DDR con questo status particolare e unico. Con il suo impiego presso il MdI, Giebeler si trovò infine in una posizione ambigua. Lavorava nel sistema penale della DDR ed era, da un lato, - come tutti gli altri dipendenti del sistema penale - assunto dal Ministero dell'Interno della DDR, Dipartimento di esecuzione penale, e pagato da questo, ma d'altro canto, come pastore evangelico, era un elemento estraneo all'interno del sistema penale della DDR, visto con sospetto dal personale penitenziario. Ma Eckart Giebeler aveva anche un lato - fino al 1992 sconosciuto e rigorosamente nascosto - come collaboratore non ufficiale del Ministero per la Sicurezza dello Stato. Come IM "Roland", dal 1959 scrisse rapporti su detenuti, discusse nastri audio con informazioni su convenzioni pastorali e colleghi pastori e consegnò al MfS documenti destinati "solo per uso interno ecclesiastico".