Roy Lichtenstein

Questa pubblicazione completa su Roy Lichtenstein, uno dei pionieri più influenti dell'arte del XX secolo e uno dei protagonisti più importanti della Pop Art, viene pubblicata in occasione del centenario della sua nascita. Opere significative presentano le tappe principali del suo variegato oeuvre, dagli inizi degli anni '60 fino alle opere tarde: dalle celebri icone della Pop Art degli anni '60, le bionde stereotipate e gli eroi di guerra cliché, che Lichtenstein rappresenta in modo ironico attraverso l'appropriazione di fumetti di Topolino, di amore e di guerra, oltre a soggetti pubblicitari popolari, affrontando così le costruzioni di femminilità e mascolinità dell'industria dei beni di consumo del dopoguerra e le prime proteste dei movimenti femministi, anti-Vietnam e anti-nucleari americani; passando per l'arte di Lichtenstein ispirata a Picasso, Monet e ai surrealisti; la sua rielaborazione della natura morta; i suoi murales dall'aspetto futuristico, le opere in smalto e i dipinti Rowlux; fino alle serie di specchi auto-referenziali, interni e paesaggi, nonché ai monumentali "pennellate" costruiti con punti Ben-Day, con cui Lichtenstein rifiuta l'espressione artistica soggettiva degli espressionisti astratti. Le immagini di Lichtenstein si riferiscono quasi sempre ad altre immagini, mostrando una realtà di secondo grado, servendosi sia dell'arte "alta" che di quella "bassa". La sua estetica da fumetto e l'imitazione delle tecniche di stampa industriale sono un punto focale di questa pubblicazione, così come la sua opera scultorea, meno conosciuta, una forma d'arte di cui Lichtenstein affermava che non avesse nulla a che fare con lui.