Novarina:Der Mensch ausser sich

Appare un uomo, chiama ottocentoventisette paia di occhi silenziosi, ascolta le erbe, parla alle rocce. Fa cinque domande, canta sette canzoni, lancia in aria quattro sassolini che non cadono più. Scrive parole nell'aria e parla con Dio senza sapere se esiste. In un mercato del bestiame, l'addetto al teatro chiama millecinquecentosessanta soprannomi di persone di montagna e dice tutto quello che fanno. Valère Novarina è per la lingua francese ciò che la fisica quantistica è per la scienza. Il suo modo di scavare il terreno delle parole, di riorientare le frasi, di liberare il pensiero, crea una musicalità del linguaggio che apre i sensi e dischiude prospettive imprevedibili. Sempre sorprendente perché sempre inventiva, allo stesso tempo incontenibile e piena di tragedia, metafisica e burlesca.