Nostalgia

Dopo quarantacinque anni, Felice Lasco torna a Napoli, nel quartiere Sanità, dove è nato. Sua madre è in fin di vita e lui si prende cura di lei, sebbene in ritardo, con dedizione fino alla fine. Dopo la sua morte, Felice segue la sua voce interiore e rimane, nonostante sua moglie lo aspetti al Cairo. Lui stesso attende l'incontro con Oreste, il suo amico d'infanzia, considerato un criminale incallito.

Felice racconta la sua storia a un cardiologo in pensione e a Don Luigi Rega, il sacerdote combattivo della Sanità: Felice ha diciassette anni, è orgoglioso della sua moto e della sua amicizia con Oreste Spasiano. Diventa il suo compagno in rapine sempre più audaci. Poi, un furto finisce in modo tragico. Felice rimane paralizzato in un silenzio doloroso, finché il fratello di sua madre non lo porta a Beirut. Una fuga verso una nuova vita, tormentata dalla nostalgia e dalle ombre del passato.

Ora, dopo tanto tempo, Felice si espone alla dolorosa bellezza della sua città. Accompagna Don Rega attraverso il quartiere natale. Fino a quando non incontra davvero Oreste. Non c'è riscatto per liberarsi dalla propria storia.

Un'opera magistrale in cui Ermanno Rea intreccia in modo incisivo realtà e tragedia sociale. Una dichiarazione d'amore a Napoli della Sanità, ai suoi eroi, alle sue vittime.