Nokchallah in Österreich

Nel corso della sua attività come educatrice pomeridiana in una scuola media di Graz, l'autrice di origine russa è stata quotidianamente confrontata con la problematica dei bambini migranti nel sistema scolastico austriaco. In particolare, i bambini provenienti da famiglie di rifugiati ceceni, per i quali l'Austria è diventata un paese di accoglienza principale dal 2000, rappresentano un esempio lampante del fallimento dell'integrazione. Una lingua comune - il russo, che in Cecenia continua a essere parlato nonostante tutto - ha permesso all'autrice di farsi un'idea delle singole storie di vita, che vengono messe in secondo piano e oscurate dall'etichetta "bambini con difficoltà comportamentali". Questo lavoro è un tentativo di offrire al lettore uno sguardo sulla storia, la società e le tradizioni della Cecenia; di esaminare lo sviluppo morale dei bambini che devono superare il divario tra i valori e le norme a cui devono adattarsi a scuola e le tradizioni del paese d'origine, nonché le aspettative dei loro genitori, al fine di consentire una vita scolastica serena ed efficace in un'ottica di integrazione.