Navi e destini

Il motto di questo libro riccamente illustrato del 1934 ("La nave dipende più dal timone che il timone dalla nave") simboleggia al contempo il suo contenuto: si parla anche delle persone che per secoli hanno affrontato i grandi pericoli della navigazione, che hanno sacrificato la loro vita e sono tornate a casa. Il libro descrive l'epoca delle grandi navi a vela, le peculiarità dei loro viaggi, le difficoltà dei periodi di navigazione estremi, le sfide davanti Capo Horn e molto altro ancora. Altri capitoli trattano dei veloci velieri e delle origini della loro creazione, legate nient'altro che al commercio dell'oppio, e raccontano le sorti di navigatori noti e sconosciuti, come la "Maria Rickmers", la "Preussen", diversi velieri Laeisz, la "Scuola nave Pommern", la "Bulgaria" e molti altri. Vengono anche affrontati i naufragi e le perdite catastrofiche di navi più moderne dell'epoca, come la "Guten".