Mit dem Kinderheim auf der Flucht

Ursula Wolff aveva sette anni quando nel 1937 rischiò di cadere nelle mani della Gestapo. Ma riuscì a fuggire con sua madre e un gruppo di altri bambini. Questo fu possibile anche grazie all'aiuto del partigiano Ernst Ludwig Heuss. Il figlio del futuro presidente della Repubblica Federale Tedesca, Theodor Heuss, sarebbe diventato il marito di Ursula molti anni dopo la guerra. La madre di Ursula non era un'estranea negli anni '30: Annemarie Wolff-Richter dirigeva durante la Repubblica di Weimar un innovativo istituto educativo a Berlino, un progetto esemplare per la cura dei bambini e dei giovani. Durante il nazismo, sostenne la resistenza, fornì aiuto per la fuga e nascose perseguitati ebrei. Alla fine, lei e i bambini dovettero fuggire. La loro fuga li portò in Croazia, dove Annemarie si unì ai partigiani dopo l'occupazione della Jugoslavia nel 1941, fino a quando i fascisti la rintracciarono. Nel 1945 fu uccisa nel campo di concentramento di Jasenovac. La biografia di Annemarie Wolff-Richter è un testimone storico impressionante e toccante. Rappresenta il destino di persone che vissero e operarono secondo principi umanitari sotto il regime nazista. Furono perseguitati senza pietà eppure rimasero, fino alla fine, coraggiosi e responsabili nelle loro convinzioni. Ludwig Theodor Heuss e la politologa Marina Sindram hanno redatto il testo basandosi sui ricordi della figlia Ursula Heuss-Wolff, integrandolo con documenti dall'archivio privato e da compagni di viaggio.