Memed mein Falke

Nei villaggi remoti ai margini delle montagne anatoliche del Tauro, comanda il proprietario terriero Abdi Aga. Il terreno è così misero che vi crescono quasi solo cardi. E l'Aga esige due terzi di ogni raccolto. Memed, il figlio del contadino, è incorso nel suo odio. È costretto a fuggire sulle montagne. Il ragazzo esile e timido diventa un ladro, un ribelle e un vendicatore del popolo. Alla fine, Memed perde tutto nella lotta contro l'Aga: sua madre, la sua sposa, il campo fertile che i contadini gli riservano dopo l'amnistia. Ma quando la vendetta su Abdi Aga è completata, i contadini portano i raccolti nei loro granai ogni anno. E alla festa della gioia prima dell'aratura, una palla di fuoco appare sulla montagna dietro la quale Memed è scomparso.