Meltdown

Questo è più di una storia riccamente dettagliata sull'orgoglio, la corruzione e l'incompetenza che hanno condannato Credit Suisse; è un avvertimento chiaro per tutti noi su cosa succede quando lasciamo che i banchieri facciano ciò che vogliono. Da secoli, le banche svizzere hanno servito i più ricchi del mondo, impiegando una rigorosa cultura dell'anonimato e accumulando enormi ricchezze nel processo. Ma quando Credit Suisse è crollata, il velo del segreto è caduto, e il mondo è stato improvvisamente messo a conoscenza della corruzione, degli scandali e dell'orgoglio vuoto che mantengono in vita le nostre banche più grandi.

Era un bastione di 166 anni della banca svizzera, tra le istituzioni finanziarie più importanti e influenti al mondo, ma una facciata di servizio di alta classe nascondeva una realtà più oscura e sporca. Dalla sua sterile sede di Zurigo, la banca si occupava di una clientela che includeva dittatori, spacciatori di droga e ex ufficiali nazisti, e aiutava a derubare i propri clienti di miliardi di dollari. Questo è continuato per decenni, anche mentre Credit Suisse si espandeva, acquisendo banche più piccole e concedendo ai propri dirigenti contratti bonus molto redditizi.

Meltdown è la storia di come il castello di carte sia crollato. Il giornalista investigativo di Bloomberg e autore di bestseller Duncan Mavin porta i lettori all'interno dei silenziosi corridoi di marmo della banca, descrivendo la sua cultura segreta e la serie di decisioni sempre più egoistiche prese da un gruppo di uomini al vertice, che alla fine hanno portato al disastro. Questa è la storia affascinante di una delle più grandi istituzioni finanziarie dei nostri tempi e un'esposizione avvincente del settore dei servizi finanziari più ampio, che promette di dare ai lettori uno sguardo scioccante e brutalmente onesto in un mondo precedentemente sconosciuto di avidità, bugie e ambizione umana inarrestabile.

"Un'autopsia avvincente su come uno dei titani della banca sia gradualmente, poi improvvisamente, crollato sotto il peso delle proprie malefatte.".