Manning:The Balkan Trilogy

La sua galleria di personaggi è enorme, la sua pittura di scene superba, il suo pathos controllato, il suo umorismo tranquillo e civile. Così scintillante è la parata complessiva - e così intrattenente la superficie - che la trilogia rimane emozionantemente vivida; diverte, distrae e informa, e fare tutto ciò con tanta eleganza non è un piccolo traguardo. Un racconto fantastico, acido e leggibile della vita nell'Europa orientale all'inizio della guerra, La Trilogia Balcanica è la storia di un matrimonio e di una guerra, un vasto, affollato e complesso capolavoro in cui Olivia Manning porta alla vita vibrante l'incertezza e l'avventura dell'esistenza civile sotto assedio politico e militare.

Al centro della trilogia ci sono i neosposi Guy e Harriet Pringle, che arrivano a Bucarest - la cosiddetta Parigi dell'Est - nell'autunno del 1939, poche settimane dopo l'invasione tedesca della Polonia. Un lavoro da docente attende Guy, insieme agli amici e all'inarrestabile Sophie - ma per Harriet, sola e ingenua, è una vita nuova e strana. Altre sorprese seguono: la Romania si unisce all'Asse e, prima di lungo, i soldati tedeschi invadono la capitale. I Pringle fuggono a sud verso la Grecia, parte di un gruppo di rifugiati composto da russi bianchi, giornalisti, imbroglioni e dignitari. Ad Atene, tuttavia, la coppia dovrà affrontare una nuova sfida.