Madame Villard hat gehustet 2.Auflage Eine Arbeitsstudie zur Verfilmung der Schöpfung meines Liter

Un classico poliziesco, la cui trasposizione cinematografica richiede la partecipazione di alcuni attori e attrici di spicco. La critica sociale è costantemente percepibile, proprio come nella vita reale, dove la popolazione si esprime. A Parigi, persone comuni hanno un'originale fonte di reddito che non è legale: rubano ciò che possono. Il padre di famiglia Jean Gabin, proveniente da un villaggio in Borgogna, è arrivato a Parigi con sua moglie e i suoi figli, tra cui Bardot, Cardinale, Delon, Belmondo, Ventura e Moreau, e qui ha costruito un'esistenza con la sua famiglia. I figli, nel frattempo, hanno sviluppato una loro esistenza criminale. Una volta all'anno, i bambini lavorano insieme al padre. Questa volta qualcuno ha sentito parlare di una consegna di merci che si vuole intercettare prima di Parigi. Riuscirà il colpo? E la famiglia potrà resistere a lungo in questo modo? Finora ha sempre funzionato. Perché non dovrebbe continuare a funzionare? Nel villaggio natale in Borgogna si è sempre presenti, si hanno le proprie radici in campagna e ci si identifica con la morale rurale e lineare, dove non esiste il male. Mentre a Parigi si è criminali, nel villaggio natale si è l'incarnazione dell'innocenza. Il colpo riesce. Una volta tornati dall'estero, si presenta subito un'altra opportunità: si è scoperta una possibilità di fare irruzione in un importante produttore di pneumatici per auto. Quando tutto è concordato, quasi tutti i membri della famiglia di Jean Gabin partecipano. Proprio in quel momento, Jean Gabin viene a sapere di un colpo che si sta svolgendo quasi contemporaneamente, che mette tutto in ombra: due container di droga pesante provenienti dall'estero sono ambiti da un piccolo criminale concorrente, che può sottrarre la merce ai boss della droga. Il clan Gabin riesce a sottrarre la merce a questo criminale concorrente, ci sono sparatorie, molto trambusto con la polizia, i servizi segreti e la mafia, e tanto caos, dove, con un po' di fortuna, Jean Gabin e i suoi figli riescono a orientarsi.