Le livre des êtres imaginaires

Portiamo un bambino al giardino zoologico per la prima volta. Questo bambino potrebbe essere nessuno di noi o, al contrario, noi siamo stati questo bambino e non lo riconosciamo. In questo giardino, in questo terribile giardino, il bambino vede animali vivi che non ha mai visto prima, vede cacciatori, cervi, bisonti e, cosa ancora più strana, giraffe. Per la prima volta vede la moltitudine di animali in libertà e questo spettacolo, che potrebbe allarmarlo o inorridirlo, gli piace. Gli piace così tanto che andare al giardino zoologico è, o può sembrare, uno svago per bambini. Come possiamo spiegare questo fatto comune e allo stesso tempo mistico? (...)passons, maintenant, du jardin zoologique de la réalité au jardin zoologique des mythologies, dont la faune de lions, but de sphinxes et de griffons et de centaures. (...) Flaubert ha riunito, nelle ultime pagine de La tentazione, tutti i mostri del Medioevo e dei classici e si è sforzato, dicono i suoi commentatori, di crearli.Il numero totale non è considerevole e sono pochissimi quelli che possono agire sull'immaginazione degli uomini. Il lettore del nostro manuale si rende conto che la zoologia delle canzoni è più povera della zoologia di Dio.