Kleinere Schriften. Band 1

Il nostro tempo si trova alle porte di una nuova metafisica - molto diversa da quella antica, una metafisica disincantata, non speculativa, diventata molto modesta, ma che, per quanto riguarda il contenuto problematico, è una vera metafisica. Anche questa metafisica ha bisogno come base di un'ontologia. Non può esistere senza una philosophia prima. Ma deve essere un'ontologia corrispondentemente nuova. Non potrà mai essere progettata nel suo insieme 'dall'alto', né concepita come un sistema. Deve essere affrontata 'dal basso', deve essere estratta dalla ricerca dettagliata, dall'analisi di contenuti problematici evidenti. Non può qui essere determinante l'ontologia tradizionale del Medioevo. Questa poneva il Reale sempre sotto le forme dell'essenza e comprendeva quest'ultime nel senso di forme sostanziali. Proprio questo si è rivelato problematico, come presupposto speculativo. Il Reale è molto più differenziato rispetto al regno dell'essenza; l'individualità dell'esistente cade ben al di fuori dei confini dell'essenza e della legge dell'essenza, così come il carattere dell'essere del reale e la processualità e la completezza sempre unita delle connessioni esistenziali in ogni determinato Reale.