Kadmo

Kadmo si legge come un album fotografico letterario di una donna che era moderna come scrittrice, politicamente coraggiosa e privatamente intransigente. La voce narrante dei tredici capitoli - frammenti della sua vita vissuta o narrata - descrive in seconda persona il dolore e l'ansia di una donna greca in esilio per aver perso la memoria della sua patria e della sua lingua madre. Il romanzo è allo stesso tempo un viaggio attraverso l'Europa del dopoguerra, ma anche attraverso la vita e il lavoro della narratrice: della sua infanzia a Mykonos e della sua giovinezza ad Atene prima della seconda guerra mondiale, del suo esilio a Parigi, Berlino Est e Varsavia, e poi del suo ritorno in Grecia nel 1964. Il nome insolito "Kadmo", che assomiglia al nome di battesimo dell'autrice e si riferisce agli elementi autobiografici del romanzo, ricorda Kadmos della mitologia greca, che parte alla ricerca della sua ger.