Im Namen der Deutschen

Da Theodor Heuss a Richard von Weizsäcker - i presidenti federali e il passato nazista. Il presidente federale parla in quanto tale "a nome dei tedeschi", soprattutto quando si tratta del passato nazista. Per Theodor Heuss e i suoi successori nella Repubblica di Bonn, questo è sempre stato anche un parlare della propria contemporaneità. Norbert Frei mostra nel suo libro splendidamente scritto e talvolta mozzafiato come il passato personale sia stato taciuto e allo stesso tempo sia stato impostato il tono per il discorso sul nazismo e sull'Olocausto in una società che doveva prima imparare a confrontarsi in modo autocritico con la propria storia.

Richard von Weizsäcker è stato l'ultimo presidente federale a vivere gli anni della Seconda Guerra Mondiale come un contemporaneo già adulto. La fama mondiale per il suo discorso nel 40° anniversario della fine della guerra l'8 maggio 1985 si spiega anche alla luce di questo contesto. Con il discorso di Weizsäcker termina quindi questo libro, che inizia con Theodor Heuss, il quale come primo capo di Stato della Repubblica Federale di Germania dovette trovare forme e modi per parlare "a nome dei tedeschi" dei crimini del "Terzo Reich". Norbert Frei, autore dello studio diventato un classico sulla "politica del passato" e uno dei più rinomati storici contemporanei, segue nella sua brillante e meticolosa esposizione, basata sulle fonti, i tortuosi percorsi che hanno portato all'arte statista e alla pratica rispettata.

Colpa e vergogna, oblio e attualizzazione. Dall'autore del classico "politica del passato". Sul trattamento del passato nazista nella più alta carica dello Stato.