Heinrich Campendonk

Il più giovane dei Cavalieri Blu è rimasto a lungo nell'ombra dei suoi colleghi artisti Wassily Kandinsky, Franz Marc, August Macke e Paul Klee. Negli ultimi anni, Heinrich Campendonk ha vissuto una riscoperta senza precedenti, accompagnata da una rivalutazione della sua vasta opera. Nel 1921, lo storico dell'arte e editore Georg Biermann descrisse il lavoro giovanile di Campendonk come una singola sinfonia di colore e ritmo. Pochi anni dopo, i suoi dipinti furono diffamati come "arte degenerata" e lui fu costretto all'esilio nei Paesi Bassi, dove morì nel 1957. In questo volume bibliofilo, l'autrice intraprende una ricerca sulle tracce di una delle personalità artistiche più affascinanti del secolo scorso e spiega in modo chiaro l'emozionante intreccio tra la sua evoluzione artistica e la storia contemporanea.