Gottesanbieterin

Nora Gomringer si sente sempre più spesso porre la domanda di Gretchen e risponde in saggi, discorsi, storie e, naturalmente, poesie. Spesso lo fa in modo comico e con un sorriso negli occhi: la sua fede, e quella di tutti, è personale. Negli ultimi tempi l'autrice si è occupata di paure terrene, malattie e fenomeni superficiali, ma la metafisica è sempre stata presente e se pensiamo all'escursione di Gomringer con un uomo solitario e bavoso, non possiamo fare a meno di pensare alle sue poesie.Se pensiamo all'escursione di Gomringer con un ermellino che parla della solitudine umana, non sorprende che un altro incontro con un animale sia la causa scatenante delle poesie raccolte in questo volume: Molti anni fa, la poetessa si è imbattuta in una cavalletta gigante nel cortile della sua famiglia ospitante: la mantide religiosa. Fu questo incontro di un'ora di silenzio che portò Gomringer a interrogarsi sull'esistenza terrena e sulla diversità della religione, quel "glutammato di sapore, a volte tollerabile, a volte incompatibile, dell'essere". Questa raccolta di poesie riunisce una selezione delle riflessioni di Gomringer su questo mondo e sull'aldilà da allora.