Fahles Feuer

Il quattordicesimo romanzo di Nabokov - il primo dopo "Lolita" - si presenta come l'edizione commentata di una poesia di 999 versi intitolata "Fuoco pallido", scritta da John Shade, un riflessivo poeta neoeuropeo e professore, ucciso da un assassino prima di poter mettere su carta l'ultima, millesima riga. L'editore è il suo collega, vicino e presunto amico Charles Kinbote. Tuttavia, il commento di Kinbote manca di cogliere il serio poema di Shade, che tratta del suicidio della figlia difficile e brutta, della morte e della possibilità di una vita dopo, in un modo tanto sfacciato quanto grottesco. Kinbote si rivela infatti essere il re esiliato di Zembla, Carl il Benamato, che non è riuscito a convincere Shade a scrivere la sua storia di vita e ora lo fa sotto forma di note a "Fuoco pallido".