DiKE Der "unverbindliche" Kostenvoranschlag beim Werkvertrag

Regolarmente, nella pratica, la creazione di un preventivo rappresenta una condizione essenziale affinché si possa stipulare un contratto d'opera. Infatti, il preventivo consente alle parti di avere in anticipo una panoramica sui costi previsti per l'opera. Ma cosa succede se l'opera risulta più costosa o se l'imprenditore richiede di più rispetto a quanto previsto nel preventivo? Questa domanda è oggetto del presente lavoro per il caso particolarmente regolato dalla legge, in cui con l'imprenditore è stato "concordato" un "approssimativo costo" ai sensi dell'Art. 375 CO. Nel linguaggio pratico, questo caso è anche definito come preventivo "non vincolante", poiché le parti lasciano aperta la questione della remunerazione al momento della conclusione del contratto e considerano il preventivo solo come un semplice punto di riferimento per l'importo della remunerazione, fino a quando i costi effettivi dell'opera non sono definiti. Nella prima parte del lavoro vengono elaborati i fondamenti per l'interpretazione della legge. A questa interpretazione si collega, nella seconda parte, l'analisi delle singole condizioni di fatto e, nella terza parte, le conseguenze giuridiche dell'Art. 375 CO e la loro rivendicazione. Nella quarta parte si trovano indicazioni sui doveri di informazione sui costi e di risarcimento danni dell'imprenditore, non specificamente regolati dalla legge, in relazione alla "concordanza di un costo approssimativo". La conclusione è una sintesi con i risultati principali del lavoro.