Die Verarbeitung der Jugoslawienkriege im serbischen Film

La visione comune della guerra in ex-Jugoslavia, secondo cui i Balcani sarebbero una polveriera che esplode ogni pochi decenni e su cui nessuno può intervenire, sarebbe una spiegazione troppo semplice. La Jugoslavia era un paese con una struttura interna molto fragile e complessa, con un'appartenenza emotiva sia ai Balcani che all'Europa occidentale. Cinque paesi, molte minoranze diverse, tre religioni, quattro lingue, due alfabeti. Tuttavia, le cause della guerra, in particolare in Bosnia, devono essere analizzate in modo differenziato. Cosa hanno da raccontare i film serbi dall'inizio della guerra civile, che ha portato alla dissoluzione dello stato multietnico jugoslavo? Dalla metà degli anni Novanta, un processo di riflessione sul crollo della loro patria è iniziato, coinvolgendo sia giovani che cineasti più esperti. Questi film spesso utilizzano un linguaggio cinematografico che di solito riceve il marchio di 'tipicamente balcanico' quando l'Occidente parla del cinema jugoslavo. Il regista Emir Kusturica è uno dei rappresentanti più noti di questo genere a livello internazionale. 'Underground', un'epopea sulla guerra in Jugoslavia, è la sua reazione, come ha sottolineato in diverse interviste. Anche il film 'Pretty Village, Pretty Flame' di Srdjan Dragojevic, accolto con controversie dalla critica, ha ricevuto grande attenzione anche dall'Europa occidentale e dagli Stati Uniti.