Die Macht der Computer und die Ohnmacht der Vernunft

Weizenbaum vuole metterci in guardia dall'arroganza delle scienze naturali. Chiede l'uso razionale della scienza e della tecnologia invece di mistificarle - e lo fa con grande temperamento. In particolare, l'informatico di successo porta in tribunale quelli dei suoi colleghi, che vogliono farci credere (e probabilmente anche loro stessi) che l'uomo in linea di principio non è altro che un sistema di elaborazione delle informazioni, cioè può essere completamente simulato con un computer sufficientemente potente. È proprio questa convinzione dei ricercatori che lavorano con l'intelligenza artificiale, che egli assegna beffardamente al clan dell'"intelligenza artificiale", che Joseph Weizenbaum vede come la quintessenza della ristrettezza di vedute scientifica.