Die Entdeckung der Sprache

L'autrice riprende le considerazioni del suo primo libro (Disturbi dell'acquisizione del linguaggio, ottava edizione 2008) e presenta ora la pratica della valutazione e della terapia dei disturbi precoci dell'acquisizione del linguaggio. Al centro della prima parte del libro c'è la descrizione delle transizioni dalla semplice manipolazione all'uso strumentale degli oggetti, dall'azione alla rappresentazione e dall'interazione pre-linguistica alla consapevolezza di sé e al linguaggio. Per la prima volta viene mostrato passo dopo passo cosa fa il bambino nelle diverse fasi di sviluppo con le persone e gli oggetti, e viene spiegato contemporaneamente quali scoperte portano a queste nuove modalità di azione e comunicazione.

Su questa base, l'autrice elabora una prospettiva psicologica dello sviluppo sui disturbi del linguaggio, in cui non sono gli aspetti formali della produzione linguistica, ma l'uso del linguaggio e la comprensione del linguaggio come connessione tra il mondo delle persone e quello degli oggetti a essere al centro. Propone un profilo per la valutazione dei precoci disturbi (linguistici) dello sviluppo e dimostra che anche gravi disabilità nella comunicazione possono essere descritte e comprese in termini psicologici dello sviluppo, evitando così la terminologia psichiatrica.

L'idea centrale del libro segue la consapevolezza che ogni bambino ha la tendenza spontanea a scoprire il mondo e quindi anche il linguaggio stesso. Oggetto della terapia è quindi la ricerca del punto di attacco affinché questa tendenza possa svilupparsi e manifestarsi.

Il concetto terapeutico dell'autrice è chiarito attraverso dettagliati rapporti terapeutici di singoli bambini, affrontando temi come autismo, deprivazione sociale e abuso sessuale, plurilinguismo, ma anche conversazioni con i genitori e problemi istituzionali.