Deutschstunde

Siggi Jepsen si trova in un istituto per giovani difficili. Qui deve scrivere un lavoro di punizione sul tema "Le gioie del dovere". Subito gli viene in mente suo padre Ole Jepsen. Suo padre è un poliziotto in un luogo remoto nel nord della Germania. Con la sua obbedienza incondizionata, il poliziotto del villaggio sostiene il regime nazista. Senza considerare la famiglia, gli amici o i vicini, esegue tutti gli ordini dall'alto. A poco a poco, perde anche suo figlio. "Mio padre ha bruciato il quaderno del pittore!" Lo guardo spaventato. Lui sembra soddisfatto, sta in piedi tranquillo e fuma. È soddisfatto, come dopo un compito portato a termine. In quel momento, ho paura per la prima volta di mio padre. Siegfried Lenz racconta nella sua avvincente romanzo "Deutschstunde" anche un pezzo di storia tedesca. Al centro della narrazione c'è come le singole persone, nella loro vita quotidiana, sostenessero l'ingiustizia politica o la combattessero con resistenza.