Derborence

"Donna," disse, "donna, fai attenzione... Sembrano corpi, ma non c'è nulla sotto... Rimani solo una notte con me nella capanna, sotto la roccia, se vuoi sentirli e vederli. Io li ho sentiti e visti; sono bianchi, sono vuoti, e vagano lamentandosi; fanno suoni, come il vento sulla cresta di un blocco di pietra, come quando un ciottolo rotola sul fondo del ruscello..." E ora anche lei si fermò, e lui alzò la mano: "Sai come si chiama, lassù? ... Sì, lì, vedi, la cresta e l'incavo dentro... D..I..A.. ce l'ha fatta, questa volta..." Annui con la testa. "E quello che cerchi, ascolta me, è falso come gli altri. Si spinge solo più avanti, per questo è sceso, ma vuole solo ingannarti... Vuole che tu sia morta, così può averti..." E dice: "Ah!, perché conosce i punti pericolosi! Qui è pieno di buchi, tra i blocchi di roccia, pieno di pietre che possono cadere; pieno di pieghe e fessure... Non andare, Thérèse, non andare!".