Das Weltgebäude muss errichtet werden. Man will ja irgendwo wohnen

Da pochi singoli fili di realtà si poteva un tempo facilmente, quasi senza malizia, aspettare un futuro certo; si intrecciavano da soli in un'immagine, in una casa, verso la quale si può andare per sentirsi a casa. Questo era un tempo. Dalla realtà attuale non si può proiettare nulla che ricordi una casa. Per non perdermi su questo percorso instabile, qui conservo alcuni kit di costruzione, per rassicurare me stesso e gli interessati in qualsiasi momento, nel caso in cui i poli dell'orientamento cambino o debbano essere considerati perduti. Con un coinvolgente spirito da sognatrice, la poetessa Angela Krauss disegna spazi mentali del suo edificio mondiale: la porta della trasformazione, logge di esistenza poetica, corridoi di corrispondenze, sale dell'attesa, camere dei bambini, retrobottega.