Das weisse Kaninchen

«Peggiore della censura della stampa è la censura attraverso la stampa.» Così scrisse il perspicace Gilbert K. Chesterton, creatore della celebre figura di Padre Brown, già all'inizio del secolo scorso. Chesterton, stella del giornalismo del suo tempo e convertito cattolico, è il modello per il resoconto di Matussek dall'interno del Quarto Potere. Perché i media, a quanto pare, si sono trasformati negli ultimi anni in un coro di entusiasmo acritico per il governo, trasformando il paese in uno stato hippie che agisce in modo così folle, come se i veterani di Woodstock seguissero il ritmo della canzone psichedelica «White Rabbit» dei Jefferson Airplane. In quest'opera brillante di umorismo e ironia, Matussek segue la follia in terra tedesca, come l'auto-restrizione della stampa, a volte comica, a volte assurda, e torna ripetutamente al suo santo di riferimento Chesterton, l'«apostolo del buon senso», in quanto potrebbe ancora oggi essere un punto di riferimento per la «categoria degli scrittori», meglio: dovrebbe esserlo – e non solo nell'anno del benvenuto ai rifugiati 2015.