Das verfassungsrechtliche Verbot der Geschlechtsdiskriminierung als Verbot der sexistischen

Questa dissertazione approfondisce il divieto di discriminazione di genere nella Costituzione federale svizzera. Ricostruisce come questo divieto sia stato interpretato e sviluppato nel tempo nella giurisprudenza e nell'insegnamento. Dalla fissazione della parità di genere nel 1981 e dall'introduzione di un divieto generale di discriminazione nel 1999, è stata eliminata una serie di trattamenti giuridici diseguali tra donne e uomini. Tuttavia, un'analisi critica della giurisprudenza e dell'insegnamento riguardo agli articoli 8 comma 2 e 3 della Costituzione mostra che le concezioni tradizionali del divieto di discriminazione di genere promettono solo un'efficacia limitata contro le strutture sociali e giuridiche di disuguaglianza. Il lavoro sostiene una concezione post-categoriale del divieto di discriminazione di genere, che comprende la discriminazione come pratica sociale di gerarchizzazione e che, grazie a un'apertura del concetto di genere fondata su un approccio socio-costruttivista e teorico del potere, è in grado di cogliere diverse dimensioni della discriminazione di genere. Entrambi gli aspetti trovano espressione linguistica nella denominazione del divieto di discriminazione di genere come divieto di discriminazione (etero)sessista.