Cochlea-Implantat

Questo volume affronta questioni legate al corpo come prodotto e al suo concetto proiettato dal cinema. Collegandosi al Volume I, sarà possibile qui costruire un ponte tra la finzione - dove tutto ha inizio - e la realtà. Se il cyborg con orecchie bioniche nel XXI secolo rappresenta un'identità - accanto a tanti altri sottotipi di cyborg - la sua origine risiede nella culla della fantascienza. Come figura letteraria, che è una creazione linguistica fittizia, e con l'emergere della fotografia, che, guadagnando movimento, si trasferisce sul grande schermo, il cyborg è caratterizzato come un'istanza presentata dalla società. È, tra l'altro, un modello corporeo che nella sua realizzazione promette durabilità rispetto alla carne, che fino ad allora era stata un sostegno connotato da indegnità. Il XXI secolo, come descritto in questo libro, vive l'irrefrenabile aspirazione all'immortalità, in cui tutto è possibile. Pertanto, in questo volume si parla di tecnologia e corpo, capitale e beni culturali, così come di moralità e giochi di potere. Questo libro dimostra che la dicotomia - natura e artificialità - è già stata proiettata nelle produzioni cinematografiche. In questo modo, la finzione diventa il mito dei nostri tempi.