Brutalist Japan

Caratterizzato da fotografie straordinarie di un esperto del settore, questo studio sull'architettura brutalista giapponese celebra la sorprendente bellezza e grazia degli edifici forgiati nel cemento.

Emergendo nel devastante dopoguerra della Seconda Guerra Mondiale, l'architettura brutalista in Giappone si distingue per le sue forme geometriche, funzionalità e uso non convenzionale del cemento, spesso lasciato grezzo per mettere in mostra le texture e le imperfezioni intrinseche del materiale. Il brutalismo giapponese rappresentava una radicale rottura con l'architettura tradizionale giapponese, traendo ispirazione dal movimento brutalista globale ma incorporando elementi unici che riflettono la cultura e la storia del Giappone.

Paul Tulett, un esperto di spicco del brutalismo giapponese, ha viaggiato in tutto il paese per fotografare straordinari esempi di questa estetica. La sua fotografia è caratterizzata da angoli netti, linee pulite e un senso di austerità che contrasta fortemente con l'ornamentazione intricata generalmente vista nell'architettura tradizionale giapponese. In oltre 200 fotografie dinamiche e impeccabili, Tulett cattura gli elementi e i paradossi intrinseci negli edifici stessi: la rudezza del cemento accostata a un design elegante; una integrazione armoniosa nei paesaggi urbani; e un approccio globale e modernista che mantiene elementi tradizionali giapponesi.

Evidenziando il lavoro di architetti come Kenzo Tange, Tadao Ando e Kazuo Shinohara, questo volume unico mostra come una fusione di influenze globali e sensibilità giapponesi abbia lasciato un'impronta indelebile nel panorama architettonico, rendendo il brutalismo giapponese uno stile intensamente affascinante e duraturo.