Biblioteca Marvel Comics. X-Men. Vol. 1. 1963-1966

Quando l'editore della Marvel Martin Goodman chiese al geniale Stan Lee di sviluppare una nuova serie di fumetti, non aveva idea che avrebbe ottenuto qualcosa come gli X-Men. Nessuno aveva previsto che questi supereroi si sarebbero trasformati in un vero e proprio fenomeno della cultura pop: né Goodman, né Lee e nemmeno il chiaroveggente futurista Jack Kirby. Concepiti da Lee e Kirby come mutanti, iniziarono come un'affascinante e variegata squadra di disadattati. Erano adolescenti con poteri "eX-tra" conferiti loro alla nascita, non da raggi cosmici casuali o da un'esplosione atomica. Addestrati e guidati da un sobrio professore, gli eroi erano in grado di salvare il mondo dalle minacce e dai cattivi. Le prime storie hanno gettato le basi per gran parte di ciò che ha reso gli X-Men un punto d'incontro tra fumetti e cultura pop. Temuti, incompresi e perseguitati dall'opinione pubblica, i mutanti hanno portato avanti la loro battaglia per i diritti civili. Nonostante i loro diversi superpoteri, i disadattati Ciclope, Marvel Girl, Angel, Bestia e Uomo Ghiaccio trovarono sicurezza nella loro comunità. Il Professor Xavier affrontò il suo nemico Magneto, che a sua volta aveva riunito una confraternita di mutanti malvagi e stava combattendo contro l'intera umanità.Lee e Kirby furono ispirati a portare i fumetti nell'era Marvel e inventarono una serie di cattivi e personaggi che sarebbero diventati punti fermi delle saghe eroiche Marvel: I fratelli superpotenti Quicksilver e Scarlet Witch, il colossale Blob, l'inarrestabile Juggernaut, Ka-Zar, l'abitante della giungla della Terra Selvaggia, il semidio Lo Straniero dalle stelle e Bolivar Trask con il suo esercito di Sentinelle che dava la caccia ai mutanti. Mentre Lee e Kirby lasciavano il posto a nuovi talenti per dedicarsi ad altri regni dell'Universo Marvel, il disegnatore dell'era Atlas Werner Roth collaborò con gli emergenti.