Aufwertung von zwei spontanen tunesischen Arten

La flora rappresenta un potente serbatoio di metaboliti secondari che svolgono un ruolo in vari settori dell'industria alimentare, farmaceutica e cosmetica. Pertanto, è necessario sostituire le molecole sintetiche dannose per la salute con molecole naturali che possano agire singolarmente e/o in sinergia. In questo lavoro viene confrontato il potenziale biologico degli estratti e degli oli essenziali delle due specie spontanee Lavandula stoechas e Phillyrea angustifolia. In questo contesto, quest'ultima è dotata di una elevata capacità antiossidante, fortemente correlata alla sua ricchezza di composti bioattivi. Inoltre, l'olio essenziale presenta una potenziale attività antitumorale, inibendo la proliferazione delle cellule di carcinoma mammario MCF-7 e delle cellule HepG2 responsabili del cancro al fegato. L'efficacia di questa specie è probabilmente dovuta alla presenza di acido gallico negli estratti e all'alpha-pinene chimiotipico caratteristico degli oli essenziali di questa pianta, contribuendo così alla valorizzazione di P. angustifolia come fonte di biomolecole.