Die Romantrilogie

Sulla scoperta di una nuova forma di romanzo alla fine del XIX secolo, sui suoi cambiamenti e sulle sue continuità. Le trilogie di romanzi sono impegnative: ci sono centinaia, migliaia di pagine da scrivere e da leggere e non bisogna perdere l'orientamento nel groviglio di fili della trama. I lettori vogliono essere conquistati dal primo romanzo in modo da acquistare anche la seconda e la terza parte, per cui le trilogie rappresentano anche un rischio per gli editori. Tuttavia, le trilogie di romanzi esercitano un fascino particolare, in quanto la forma offre la possibilità di dispiegare ampi panorami e coprire grandi periodi di tempo; promette orientamento e coerenza in un mondo che viene sempre più percepito come confuso. Victoria Gutsche è la prima a dedicarsi a questa grande forma e a esplorarla in modo sistematico e storico. Nel quadro di casi di studio esemplari (tra cui "Young Europe", "The Goddesses", "Three Generations", "The Sleepwalkers"), non solo viene dimostrata la mutevolezza della trilogia romanzesca, ma lo studio offre anche spunti di riflessione sui contesti culturali di una modernità in evoluzione.