Florian Bodoky
Recensione

Sony Ult Field 3 e 5: il piccolo per quando sei in giro e il grande in salotto, o forse anche in giardino?

Florian Bodoky
9.4.2025
Traduzione: Martina Russo

Sony amplia la sua famiglia di altoparlanti Bluetooth con i modelli Ult Field 3 e Ult Field 5. Entrambi sono ottimi per chi non ne ha mai abbastanza dei bassi. Mentre l’Ult Field 3 è il classico altoparlante Bluetooth da portarsi in giro, nel caso dell’Ult Field 5 fatico un po’ a capire quale sarebbe l’utilizzo ideale.

Un classico da portarsi dietro e uno dei preferiti per le feste in giardino

Nonostante le dimensioni importanti del 5, entrambi gli altoparlanti sono tutt’altro che brutti. Il design squadrato a forma di cubo mi piace di più rispetto ai due modelli dell’anno scorso. Non salta troppo all’occhio e si integra bene con l’arredamento di casa mia. I LED che lampeggiano in modo semi-ritmico intorno alla membrana vibrante dei bassi fortunatamente si possono disattivare. Sull’Ult Field 3 Sony non ha nemmeno messo l’illuminazione da party.

Il marchio sulla parte anteriore è insolitamente presente e lucido ed enfatizza ancora di più l’estetica originale della serie di altoparlanti «ULT». Il pannello di controllo sulla superficie, invece, è tono su tono. Tranne che per il pulsante Ult, che è luminoso e colorato anche a cassa spenta.

Il funzionamento interno: c’è solo l’essenziale

All’interno dell’Ult Field 5 c’è una batteria ricaricabile che dovrebbe garantire fino a 25 ore di autonomia. L’Ult Field 3 offre circa un’ora in meno, ovvero 24 ore. Il Field 3, però, monta anche il Sound Field Optimiser, che analizza il rumore ambientale e regola il volume di conseguenza. Un altro indizio a riprova del fatto che il Field 3 è stato pensato più per le attività all’aperto rispetto al fratello maggiore.

Suono: tutto gira intorno alla modalità Ult

Ho selezionato tre brani come prove di ascolto:

«God’s Plan» di Drake

Il brano ha dei bassi profondi e pieni. Un cosiddetto basso 808, già utilizzato deliberatamente nella produzione del brano. Sull’Ult Field 5 lo sento in modo chiaro e costante.

«Get Lucky» di Draft Punk

In «Get Lucky» c’è un giro di chitarra ritmico e un uso intensivo dei charleston. Questi beneficiano dal fatto che l’Ult Field 5 enfatizza leggermente gli alti e quindi il brano risulta arioso, nonostante i bassi dominanti.

«Blinding Lights» di The Weeknd

Il brano è mixato in modo tale che le voci finiscano nella parte alta della gamma media, mentre dominano i bassi profondi e gli alti brillanti. Qui si nota in particolare l’abbassamento dei medi, con le voci quasi sommerse dalla varietà degli strumenti e degli elementi elettronici. Sembra quasi che chi canta si trovi in piedi, dietro a un altoparlante.

Il risultato complessivo è un suono poderoso, che riempie la stanza. Quello che conta qui sono la profondità e il volume, mentre la precisione timbrica o la neutralità passano in secondo piano. In sostanza: meno finezze e più potenza. I bassi e i suoni ad alta frequenza (ad esempio i charleston della batteria) la fanno da padrone, mentre gli strumenti più melodici e le voci umane risaltano meno.

In breve

Fanno quello che promettono

Sony non si smentisce. L’Ult Field 5 si presenta bene, è di ottima qualità ed è affidabile. È chiaro per quale stile di musica è stato pensato: per chi ama l’elettronica e l’hip-hop e non vede l’ora di sparare a palla i bassi con l’aggiunta di altri bassi. Se invece cerchi qualcosa di ben calibrato, con una resa precisa, meglio che non li guardi nemmeno gli Ult. Di conseguenza l’Ult Field 5 resta un prodotto di nicchia, ma una nicchia piuttosto estesa. Lo stesso vale per l’Ult Field 3, anche se quest’ultimo, grazie alle sue dimensioni ridotte, potrebbe soddisfare una fanbase molto più ampia.

L’unica cosa a cui non so rispondere è: la cinghia di trasporto dell’Ult 5 sarà usata spesso? Anche se il dispositivo ha più o meno le stesse dimensioni del JBL Xtreme 4, pesa un chilo in più. Il che, secondo me, lo rende più adatto all’uso stazionario, in un posto fisso.

Pro

  • Ottima lavorazione
  • Bassi buoni
  • Ricarica via USB-C

Contro

  • Pesante (Ult Field 5)
Immagine di copertina: Florian Bodoky

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Da quando ho scoperto come attivare entrambi i canali telefonici sulla scheda ISDN per ottenere una maggiore larghezza di banda, sperimento con le reti digitali. Con quelle analogiche, invece, da quando so parlare. A Winterthur per scelta, con il cuore rossoblu. 


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