

Serve davvero lo Sneaker Cleaner di Philips?

Le sneaker bianche sono le mie preferite, chi mi conosce lo sa. Questo test mostrerà se l’aggeggio elettrico per pulire le scarpe di Philips mi renderà il lavoro più facile o se rimarrò fedele alla mia cara spazzola per scarpe.
Metà rasoio, metà spazzola per la pulizia del viso, non sono riuscita a trattenermi dal ridere quando ho ricevuto la confezione di Sneaker Cleaner di Philips. Mi ricorda più un prodotto di toelettatura che un apparecchio per pulire le scarpe. Sono molto scettica e generalmente non sono un fan delle spazzole elettriche, nemmeno di quelle per il viso. Ed è esattamente quello che mi ricorda questo prodotto. Come può qualcosa di elettrico facilitarmi un lavoro che posso fare manualmente senza particolare sforzo?

Nonostante lo Sneaker Cleaner sia stato più volte giudicato negativamente dalla Community, va a ruba. Non mi sorprende: le sneaker sono diventate uno status simbolo e un oggetto da collezione. Quando un'azienda ti promette che puoi usare un dispositivo speciale per pulire le tue scarpe in pochissimo tempo, la cosa non attira solo i pigri, bensì anche i maniaci dei gadget. In più si aggiunge, il prezzo abbordabile. Se il gadget costasse cinque volte tanto, gli acquisti sarebbero inferiori. Nonostante i miei dubbi, sono curiosa. Dopo tutto, le eccezioni dimostrano la regola.


Oltre al dispositivo, sono incluse quattro batterie AA e tre spazzole. La spugna è ideale per i materiali delicati come PVC, pelle, pelle scamosciata e gomma liscia. La spazzola morbida è progettata per essere utilizzata su più superfici ed è ideale per mesh e tela.

Prima impressione
L'applicazione non potrebbe essere più semplice: per prima cosa scegli l'accessorio giusto, lo immergi nell'acqua saponata e fai andare la spazzola rotante. Infine, togli i residui di schiuma con un panno asciutto e le scarpe saranno bianche come la neve. Questa è la teoria.
Tuttavia, la pratica è diversa. Prendo le mie Stan Smiths non più proprio bianche e la testina con la spugna. Per precauzione, mi metto sul lavandino. Le pareti piastrellate del bagno forniscono una protezione extra in caso di eventuali schizzi di sporco una volta che la spazzola inizia a ruotare. Immergo la testina della spazzola nella bacinella, in cui ho precedentemente mescolato acqua calda con un po' di sapone neutro, e premo il pulsante di accensione. Il dispositivo, che ha un solo livello di velocità, inizia a ronzare silenziosamente. Secondo il produttore, si tratta di 500 giri al minuto. Tuttavia, la potenza è limitata. Non appena applico troppa pressione, la testina si impantana.
Pertanto, con una leggera pressione faccio passare la spazzola sulla scarpa e mi rendo conto che non è poi così facile. Devo bilanciare le rotazioni del dispositivo con la mano sinistra o tenerlo facendo pressione per non farlo scivolare via. La pulizia diventa una piccola impresa di forza.
Inizio il processo di pulizia con la spugna e poi passo alla spazzola rigida per la suola di gomma, infine prendo un panno di cotone asciutto e pulisco le sneaker. Aguzzo gli occhi e osservo la mia Stan Smith destra e noto che è più bianca, ma non necessariamente più pulita. La spazzola elettrica non riesce a rimuovere lo sporco secco. Solo quello superficiale, fattibile anche con una spazzola manuale.
A questo si aggiunge il casino dovuto agli spruzzi. Usando la spugna non vi sono grandi schizzi come quando si usa la spazzola morbida e quella rigida: consiglio a questo punto di pulire le scarpe sopra la vasca da bagno.

Il mio verdetto
Haters gonna hate, lovers gonna love. Il prodotto è un gadget superfluo, niente di più. Chiunque abbia bisogno di un dispositivo elettrico che gli dia un incentivo per lucidare le scarpe, lo faccia! Meglio così che non farlo affatto. Il fatto è che lo Sneaker Cleaner di Philips non ha reso in alcun modo la pulizia delle mie sneaker più facile. Ottengo lo stesso risultato con la mia spazzola manuale, che mi serve fedelmente da anni senza elettricità e con meno sforzo fisico.



Quando non sto esplorando le profondità del mare aperto come una subacquea, mi piace immergermi nel mondo della moda. Tengo gli occhi aperti sulle strade di Parigi, Milano e New York per trovare le ultime tendenze e ti mostro come portarle dalla passerella alla vita di tutti i giorni.