

Piccolo ma di grande effetto: un campanello che ha addolcito le mie domeniche in sella

Per una volta, non c'è bisogno di arrabbiarsi, anzi: è tempo di toni pacati che vengono emessi dal campanello «Oi» di Knog. Grazie ad esso, sono riuscito a farmi il giro domenicale più tranquillo che mai.
Viviamo in tempi frenetici, o meglio: stressanti. Sarà per via del clima, della guerra in Ucraina o delle questioni di genere... Sia come sia, siamo tutti un po' emotivi e ce la prendiamo subito. Anche per delle sciocchezze. Sempre più spesso vedo atteggiamenti del tipo «Che rabbia... Questa cosa mi fa imbestialire» o «non sopporto più nessuno». Sono percettibili negli animi delle persone che vedo quando sono in giro, a piedi con il mio cane o in sella alla mia bici.
A chi appartengono le zone pubbliche che stanno al di fuori delle strade ufficiali? Al pedone, alla cavallerizza, alla persona che va a passeggio con il suo cane o al ciclista? Probabilmente a tutti e a nessuno. In realtà, i sentieri appartengono al comune o al cantone. Bisognerebbe quindi considerare l'utilizzo di questi percorsi e capire chi deve mostrare considerazione per chi. «Cosa c'entra tutto ciò con un campanellino da bicicletta», ti chiederai? Ci arriverò tra un minuto.
Ecco che arriva una capretta
Ho sempre girato in mtb e gravel bike con un campanello che suonava come un piccolo branco di capre al pascolo. Talvolta questo provocava sguardi divertiti da parte degli escursionisti, ma il più delle volte generava occhiate snervate. Sentendo quel suono da dietro, la gente spesso non pensava a un ciclista e così continuava a camminare tranquillamente occupando tutto il sentiero.
Volevo cambiare le cose, perché non sono in vena di conflitti quando giro in bicicletta e quindi ho acquistato un nuovo campanello: «Oi» di Knog. Non suona come la campana di una capretta, ma emette un classico e chiarissimo «ding».
Basterebbe comunicare tra noi
Domenica scorsa era il giorno giusto per testarlo. Una tipica domenica di sole, con tanta gente in giro, a piedi, con e senza cani, a cavallo e in bicicletta. C'era il mondo intero insomma. E io ero in mezzo a tutto questo, sulla mia gravel bike con il nuovo campanellino sul manubrio.
Ogni volta che raggiungevo qualcuno, usavo quel chiarissimo suono, scatenando solo reazioni e interazioni positive. La cosa è andata avanti per una buona ora e mezza. Le cavallerizze (per lo più donne) e i loro destrieri (maschi o femmina chi lo sa) annuivano e si mettevano da parte. Le persone a spasso con i cani avvicinavano tranquillamente a sé i loro amici a quattro zampe e anche tutti gli altri avevano il sorriso stampato sulle labbra.

Non facevo altro che sentire «Grazie», «Prego» e persino «Buona giornata...». Cosa era cambiato? Forse perché il nuovo campanello, con il suo chiarissimo e pacifico suono, riusciva a tranquillizzare le persone, mentre l'insistente tintinnio della campanella da capretta aveva occasionalmente l'effetto opposto? Sarà stato il bel tempo e il fatto che fosse domenica pomeriggio? O una combinazione di tutto?
Forse perché tutti sembravamo voler interagire in maniera piacevole gli uni con gli altri? Il ciclista suonava il campanello e la padrona del cane avvicinava a sé il suo pastore australiano. Il ciclista la ringraziava e la padrona del cane ricambiava con un cenno di assenso.
Poi la cavallerizza ringraziava il ciclista per essersi fatto notare e lui ricambiava con un sorriso, e così via. Era una comunicazione benevola che si moltiplicava a non finire.
Una meraviglia!


Da giornalista radiofonico a tester di prodotti e storyteller. Da corridore appassionato a novellino di gravel bike e cultore del fitness con bilancieri e manubri. Chissà dove mi porterà il prossimo viaggio.