La vita su un Easy Scooter facile è complicata
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La vita su un Easy Scooter facile è complicata

Immagini: Thomas Kunz

Ho utilizzato il VMAX Easy Scooter T20 per una settimana e ho capito che non fa per me. Ho anche conosciuto persone a cui invece piace, che però non possono guidarlo.

La mobilità elettronica è diventata parte integrante della vita quotidiana. Dove ti giri, c’è sempre qualche mezzo elettrico che trasporta qualcuno. Ma non è sempre chiaro se ci troviamo davanti a un veicolo o a un giocattolo. Bene, oggi parliamo del VMAX Easy Scooter T20: è un veicolo con ottime intenzioni, anche se già il nome sembra una battuta. O meglio, un’ipotesi. «Vmax» significa «velocità massima». Yamaha ha prodotto anche una moto da 200 CV con lo stesso nome, oltre a una gamma di prodotti e-mobility VMAX simili a questo piccolo scooter che, nonostante il suo design sportivo e il colore verde fluorescente, non supera i 20 km/h. Lo scooter è classificato come veicolo a motore leggero e può quindi essere guidato a partire dai 14 anni con patente per ciclomotori e dai 16 anni senza patente. Non solo: può essere guidato anche su strade e piste ciclabili, e questo lo differenzia da molti veicoli elettrici. Per saperne di più sull’ammissione alla circolazione, clicca qui.

I dati tecnici

• Potenza: 300 W
• Batteria: Samsung agli ioni di litio 48V
• Portata: 25-30 chilometri
• Tempo di carica: due ore
• Peso: 22 chili
• Max. peso del conducente: 150 chili (vorrei proprio vedere!)

Prime impressioni: piccolo e strano

«Questo aggeggio è piuttosto piccolo», è il mio primo pensiero quando il Category Marketing Specialist Daniel Feucht sfreccia in ufficio in sella all’Easy Scooter. D’altra parte, molto pratico per scorrazzare tra le sedie girevoli dei colleghi. Ma in strada? Sono scettico. Dopo tutto, se necessario, puoi sempre piegarlo e salire sul tram. Ma non è questo quello che mi interessa. Voglio guidarlo e imparare a usarlo.

Livello della batteria, velocità, distanza percorsa, luce: sul display dell’Easy Scooter trovi solo queste informazioni.
Livello della batteria, velocità, distanza percorsa, luce: sul display dell’Easy Scooter trovi solo queste informazioni.
L'Easy Scooter ha tre pulsanti: il pulsante di avvio e l'illuminazione a destra, il clacson sul manico sinistro.
L'Easy Scooter ha tre pulsanti: il pulsante di avvio e l'illuminazione a destra, il clacson sul manico sinistro.
Puoi anche collegare lo smartphone e nel manubrio è nascosto un altoparlante.
Puoi anche collegare lo smartphone e nel manubrio è nascosto un altoparlante.

Premo il pulsante rosso di avviamento con il pollice destro e tiro il freno. Pronto a partire! Lo scooter non ha una chiave. Ottimo, così non posso perderla. Però devo sempre usare un lucchetto se voglio lasciare il mio Easy Scooter in uno spazio pubblico. Il sistema delle luci è stato progettato in modo strano; premere una volta il tasto corrispondente non è sufficiente. C'è un interruttore, e il simbolo corrispondente appare sullo schermo, ma devo comunque accendere manualmente le luci anteriori e posteriori. Una pressione sulla lampada anteriore, una sulla fila di LED sotto il sedile. E luce fu. Finalmente.

Bene... cos’altro c’è di importante quando si viaggia a 20 km/h? Il clacson, ovviamente! Quello dell’Easy Scooter fa un suono buffo e, se non dovesse bastare, posso sempre montare anche un campanello da bicicletta. Il manubrio è regolabile in altezza grazie a un innesto rapido, la sella purtroppo no. Sono costretto a piegarmi.

Il primo viaggio: portami a casa, Easy Scooter!

Prima missione: tornare a casa dall'ufficio. Di solito vado in bicicletta, ma oggi no: monto in sella al mio Easy Scooter, salendo su per la collina a passo di lumaca, superando i ciclisti più lenti e osservando mentre mi superano quelli più veloci. Mi sento i loro occhi addosso e mi vergogno un po'. Mi faccio piccolo piccolo sull’asfalto mentre giro su un mini scooter, spingendo sul pedale della velocità, senza superare davvero quella di una tartaruga.

Faccio un test di accelerazione su una superficie piana. Vado da 0 a 19,8 km/h in 7,15 secondi Questo è quanto. In salita però sono molto più lento e non mi avvicino neanche lontanamente ai 20 km/h che mi aspettavo. Poco prima di arrivare a destinazione, la strada diventa di nuovo ripida. Quando l’indicatore della velocità scende sotto gli 8 km/h e lo scooter inizia a faticare, uso le gambe per darmi più spinta e riuscire ad arrivare a casa. Almeno ora capisco perché la sella è così bassa.

Draisina elettrica (2018)
Draisina elettrica (2018)
 Draisina (1817)
Draisina (1817)

Cosa ne penso dell’Easy Scooter

  • L'Easy Scooter non è fatto per pendenze ripide.
  • Le mie vertebre non smettono di vibrare perché le ruote non sono dotate di sospensioni.
  • Lo schermo è difficile da leggere quando c’è il sole, ma del resto non è nemmeno così fondamentale... non c’è il rischio che si possa andare troppo veloci.
  • I freni a disco hanno una buona aderenza e in discesa ne ho bisogno, perché lo scooter prende velocità senza frenare. Non sarebbe male, se non fosse che non ha sospensioni.

Proviamolo in un altro ambiente

Dopo un altro breve viaggio al supermercato con i piedi in su come se stessi guidando una draisina, mi chiedo dove posso andare a provare il mio scooter. Mi dirigo verso un'area dove le scuole fanno il picnic. Appena arrivo sul posto, vengo immediatamente circondato da una folla di ragazzi sui 10-12 anni.

«Ehi, signore! Wow! È veloce?»

«No, fa solo 20 km/h.»

«Scusiiiii! Posso guidarla?»

«Purtroppo no, ci vuole la patente per i ciclomotori».

«Può guidarla giù per le scale?»

«NO!?!?»

Da giullare di corte a re del cortile

In giro per strada vengo deriso, ma a scuola sono il re del cortile. Devo spiegare circa trecento volte cosa può fare l'Easy Scooter, chi lo può guidare, e dove, e perché questi simpatici 12enni possono pregarmi anche in turco ma non possono mettere le mani sullo scooter. Per fortuna mi sono portato dietro un lucchetto. Più tardi, la sera, quando nessuno vuole tornare a casa, scopro un'altra gemma nascosta nel mio bolide: un altoparlante, rivolto in avanti sotto lo schermo. Lo connetto al mio smartphone via Bluetooth, cerco un video con una sirena della polizia su YouTube e alzo il volume, sperando che la folla si dilegui. L’idea è un successo: i bambini ed io attraversiamo il campo sportivo e ci dirigiamo verso l'uscita.

Pieghevole e facile tra trasportare

Dopo questa grande performance, l'Easy Scooter ha la possibilità di mostrarmi di che pasta è fatto durante il fine settimana. Partiamo bene: lo piego e lo infilo nel bagagliaio senza problemi. Con poggiapiedi ripiegabili, senza catena o altre parti grasse, è compatto e facile da trasportare. Dove lo porto? In montagna, ovviamente.

Due semplici movimenti...
Due semplici movimenti...
...e lo scooter Easy è pronto per essere trasportato.
...e lo scooter Easy è pronto per essere trasportato.

OK, non è proprio il posto più adatto. Ma potrebbe tranquillamente essere un mezzo di trasporto pratico e non inquinante. Perché no? Piano piano mi faccio strada, carico di borse e zaini, per le ultime centinaia di metri fino al rifugio. Decisamente strano, ma anche utile. E anche le mucche non sembrano infastidite.

Conclusione

Complessivamente, ho percorso quasi 10 chilometri con il VMAX Easy Scooter T20. In città, campagna, pianura e montagna. Più di così non ho potuto fare, perché viaggiare a lungo sull’Easy Scooter non è divertente e fa già fatica in salita con i miei 70 kg. I suoi fan più sfegatati purtroppo sono troppo giovani e non possono usarlo. Se disponi di un magazzino di 200 metri o hai voglia di farti un giro al campeggio, forse lo Scooter Easy può piacerti. In spazi ristretti, questo tipo di mini scooter flessibile è divertente e pratico. Ma, anche se io non ho bisogno di un permesso per l’ammissione alla circolazione, questo veicolo elettrico non fa per me.

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Scienziato sportivo, padre di alto livello e ufficiale di casa al servizio di Sua Maestà la Tartaruga.


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