Retroscena

Addio alle password: cosa sono le passkey?

Florian Bodoky
20.10.2023
Traduzione: Leandra Amato

La FIDO Alliance ha sviluppato la cosiddetta tecnologia «passkey» insieme a Google. L'obiettivo è quello di abolire le password e rendere i login più comodi, ma anche più sicuri. Come funziona esattamente?

È invece possibile autenticarsi sul proprio smartphone o notebook, anche tramite riconoscimento facciale o impronta digitale. In seguito, l'accesso verrà effettuato automaticamente. In teoria, non è più necessaria alcuna password. È quindi più veloce e più comodo che usare una password e la 2FA. Inoltre, è anche più sicuro. In che senso?

## Cosa sono le passkey e come funzionano?

Perché, a differenza della richiesta di password, non sei tu a inviare la tua password dove vuoi accedere. Ma funziona al contrario: è il servizio online, ad esempio l'account Google, a inviare una richiesta al dispositivo su cui è memorizzata la chiave privata (la cosiddetta «challenge»). L'autenticatore sul dispositivo risolve poi questa challenge.

È possibile definire esattamente quale sia l'autenticatore sul dispositivo. Ad esempio, una password master, un PIN, un motivo sul touchpad dello smartphone oppure semplicemente l'impronta digitale o il riconoscimento facciale, a seconda del supporto del dispositivo su cui è memorizzata la chiave.

La base per le passkey: FIDO2

Le passkey sono un'estensione di FIDO2. Forse ne hai sentito parlare. FIDO2 è stato sviluppato anche da FIDO Alliance e dal World Wide Web Consortium (W3C). È composto da due «ingredienti»:

  1. il «Client to Authenticatior Protocol» (CTAP2)
  2. la «WebAuthentication standard API» (WebAuthn)

In parole povere, CTAP2 garantisce che l'autenticatore hardware – ad esempio un token di sicurezza come Yubikey – e il browser possano comunicare in modo sicuro tra loro. CTAP2 supporta USB, Bluetooth e NFC. Questo limita la chiave privata a un solo dispositivo. Ma ci arriverò tra un minuto.

WebAuthn, invece, è un'interfaccia responsabile della comunicazione tra un autenticatore e il servizio online a cui si vuole accedere. Se un servizio online supporta Webauthn, è possibile effettuare il login utilizzando il principio della chiave spiegato sopra.

Un esempio pratico: Apple

Apple, ad esempio, ha implementato le passkey nel proprio «portachiavi» (da macOS Ventura e iOS/iPadOS 16). Se hai attivato il login tramite passkey per un servizio, ad esempio il tuo account Google, il login funzionerà sul tuo Mac, sul tuo iPhone o sul tuo iPad, a condizione che utilizzi lo stesso ID Apple per tutti i dispositivi Apple. Quindi, non appena avvii il Mac con la password, la chiave privata è attiva.

Sull'iPhone, anche il riconoscimento facciale può fare da autenticatore: una volta sbloccato l'iPhone, è possibile accedere a Google senza password nel browser dello smartphone. Gli smartphone, sia Android (da Android 9) che iOS, offrono anche una funzione aggiuntiva.

È possibile utilizzarlo come dispositivo di autenticazione per accedere a un dispositivo sconosciuto. Ad esempio, se sei a casa di un amico e vuoi accedere al tuo account Google sul tuo PC, puoi farlo tramite l'autenticatore sul telefono (perché la chiave privata è memorizzata lì).

Quali sono le differenze rispetto alle password?

I codici di accesso e le password hanno un approccio completamente diverso. Mentre le passkey funzionano come descritto sopra, le password sono memorizzate nei database dei rispettivi servizi, anche se criptate. Se si inserisce la password insieme al nome utente, il servizio online confronta questi dati. Se sono identici, si ottiene l'accesso.

Poiché la chiave privata non viene mai trasmessa con le passkey, non può essere intercettata o rubata dal servizio online.

Quali servizi supportano le passkey?

Immagine di copertina: Shu

A 308 persone piace questo articolo


User Avatar
User Avatar

Da quando ho scoperto come attivare entrambi i canali telefonici sulla scheda ISDN per ottenere una maggiore larghezza di banda, sperimento con le reti digitali. Con quelle analogiche, invece, da quando so parlare. A Winterthur per scelta, con il cuore rossoblu. 


Sicurezza
Segui gli argomenti e ricevi gli aggiornamenti settimanali relativi ai tuoi interessi.

Retroscena

Curiosità dal mondo dei prodotti, uno sguardo dietro le quinte dei produttori e ritratti di persone interessanti.

Visualizza tutti

Potrebbero interessarti anche questi articoli

  • Guida

    Dati online in caso di morte: come funziona l'«eredità digitale»

    di Florian Bodoky

  • Retroscena

    NeuralHash: Apple risponde alle domande sulla privacy

    di Dominik Bärlocher

  • Retroscena

    NeuralHash di Apple vs privacy: si apre il vaso di Pandora

    di Dominik Bärlocher