

10 situazioni in ufficio che ti rovineranno la giornata

Vedere le stesse vecchie facce giorno dopo giorno può essere un'esperienza difficile per molti di noi. Se poi si aggiunge una delle seguenti situazioni, la giornata sarà assolutamente deprimente.
1. Vantarsi del weekend
I tuoi colleghi d'ufficio parlano dei loro fantastici weekend. Ueli della contabilità ha fatto un'escursione e Elena del marketing ha provato nuove ricette vegane e indovina un po'? Ha preso tutti gli ingredienti al mercato locale. E tu? Sei andato in giro per Langstrasse sia venerdì che sabato sera. Alla fine, nelle prime ore del mattino, ti sei costretto a tornare a casa e ora sei preoccupato per il tuo conto in banca. Così la domenica è stata all'insegna della pelle macchiata, dei capelli unti e del binge watching di serie TV. Il tuo più grande risultato: ordinare un takeaway. Ben fatto!

2. L'ascensore
Sali in ascensore e ti senti sollevato nello scoprire che è tutto per te. Ma all'ultimo minuto uno dei tuoi colleghi si infila. Fantastico. E grazie al fatto che ha bloccato la porta, sei stato raggiunto da altri quattro suoi simili. La situazione è diventata così angusta che siete tutti schiacciati l'uno contro l'altro e cercate di evitare a tutti i costi il contatto visivo. Il contatto visivo, immagina. Sarebbe terribile.
3. E-mail fallite
Ti stai lamentando di un collega davvero fastidioso che ti sta dando sui nervi con quegli stupidi compiti che continua a darti. Sfortunatamente, gli hai appena inviato la suddetta e-mail.

4. Torta
Qualcuno ha portato la torta. Che bello. Un vero e proprio fiore all'occhiello dell'ufficio. Ma questo significa anche che è il compleanno di qualcuno. E non hai idea di chi sia. Del tuo capo? Del tuo vicino di scrivania? Che altro fare se non prendere una bella fetta di torta, tornare alla tua scrivania e aspettare che la prima persona si congratuli con il festeggiato. Alla fine lo scoprirai. Non è altro che il tuo vicino di scrivania. Ops. "Ehi, congratulazioni", dici rigidamente (stringendo ancora la fetta di torta in una mano) e ti chiedi se sia il caso di dare una goffa stretta di mano come ai tempi dell'asilo.

5. Fiasco della biancheria intima
Troppo tardi. Ti sei appena accorto di indossare quelle scomode mutande. Quindi hai due opzioni: O sentirti a disagio per tutto il giorno e scivolare sulla sedia dell'ufficio o andare in bagno per rimuovere il colpevole. Certo, entrambe le soluzioni non sono ottimali.
6. Cuffie
Sali su un treno sovraffollato. Non c'è un posto libero in vista. Così ti siedi sulle scale, con grande disappunto dei passeggeri che vogliono scendere. Che vuoi che sia. "Mi state facendo innervosire ancora di più!", pensi. In quel momento ti rendi conto di aver lasciato le cuffie a casa. Questo è lo scenario peggiore. Dopo 10 minuti di panico, rovistando nella borsa e nelle tasche, non c'è ancora nulla. Ora non dovrai sopportare solo le chiacchiere in ufficio, ma anche le noiose conversazioni in treno.

7. Contanti
È l'ora di pranzo. Finalmente le cose stanno migliorando! Questo è ciò che pensi. Facendo la fila alla mensa, ti rendi conto di non avere contanti con te (il weekend, Langstrasse e via dicendo) e che non accettano carte di credito - che altro.
8. Cibo
Hai preso del cibo e ti sei appena seduto alla mensa o alla cucina dell'ufficio. Pochi istanti dopo, il sugo ti cola sul mento e sul maglione nuovo. Proprio in quel momento, la tua cotta per l'ufficio ti passa accanto e ti vede in piena modalità pig-out.

9. Toilette
La natura ti chiama. Devi andare al secondo posto. Tutto ciò che desideri ora è un po' di pace e tranquillità. Ma evidentemente è chiedere troppo. Un collega d'ufficio ti raggiunge mentre vai in bagno. Addio privacy! O sentirà l'interessante paesaggio sonoro che esce dal tuo cubicolo o si insospettirà del fatto che dopo cinque minuti non hai ancora finito.
10. Scherzo fallito
È il tardo pomeriggio, ti sei rilassato un po' e ti senti anche un po' socievole. Ma la tua battuta sotto la cintura è andata completamente a vuoto. Ba-dum-tss. È chiaro che i tuoi colleghi non hanno senso dell'umorismo e non capiscono quanto tu sia divertente.

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Adoro l'umorismo nero, la mia collezione di giacche, la Red Bull, i mobili, il sonno, l'accento british, i cani, il ridere fino a quando mi scendono le lacrime, le fotocamere Polaroid, gli stadi di hockey su ghiaccio e il momento in cui dietro alla porta giusta si illumina la spia rossa. Mi piace anche cantare a squarciagola, spesso sbagliando le parole delle canzoni (e accennando dei rispettivi balletti). Strimpello volentieri la chitarra anche se mi riesce benino o addirittura male.