Morgen werde ich zwanzig

Pointe-Noire, fine degli anni Settanta. Il Congo ha già ottenuto la sua indipendenza e il dieciquattrenne Michel aspira a fare lo stesso per il suo paese. Ma mentre le notizie radiofoniche parlano della caduta dello scià persiano e dell'espulsione dei Khmer Rossi, Michel deve affrontare le sue crisi personali. La sua amica di dodici anni, Caroline, richiede più attenzione e minaccia di lasciarlo per un vanitoso della squadra di calcio. Suo zio René, un comunista capitalista autoproclamato, si occupa della formazione scolastica di Michel, ma guarda senza vergogna all'eredità della defunta nonna. E come se non bastasse, uno sciamano ha convinto la madre di Michel che non potrà avere altri figli perché suo figlio ha nascosto la chiave del suo ventre. In questo romanzo, Alain Mabanckou dipinge un vivace ritratto delle sfide e dei conflitti che Michel deve affrontare, attraverso una narrazione fantasiosa e altamente comica.